I 70 Km d’oro dalla Bovesia alla Locride! Gli Archeo Comuni di Qualità in Calabria.
Francesca Crea (Vice Presidente Archeoclub D’Italia sede Area Integrata dello Stretto) : “Staiti con 155 abitanti è il più piccolo borgo della Calabria, ma ci sono siti meravigliosi come la Chiesa bizantina e un piccolo museo delle icone, dovute all’iconografo russo Sergej Tikonov. Non dimentichiamo Casignana con 761 abitanti, però il territorio ospita molteplici siti, anche un Parco Archeologico! Bova Marina – Brancaleone – Casignana – Portigliola – Locri – Gerace – Marina di Gioiosa Ionica – Gioiosa Ionica – Monasterace – Stilo, hanno dato vita ad un unico itinerario originale – Gli Archeo Comuni di Qualità in Calabria – con un viaggio, un cammino in grado di attraversare molteplici epoche tra i pre Elleni, Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Ebrei e i discendenti Grecanici. Ben 70 Km d’oro dalla Bovesia alla Locride! ”
Staiti il borgo con 155 abitanti ma ricco di storia!
“Staiti è il più piccolo Comune della Calabria, con soli 155 abitanti. In questo piccolo borgo dell’Italia, è possibile però visitare i resti della Chiesa bizantina di S. Maria dei Tridetti (sec. XI) in cui si riscontra una fusione di motivi occidentali e orientali. Recentemente Staiti si è arricchita di un piccolo museo delle icone, dovute all’iconografo russo Sergej Tikonov”. Lo ha affermato Francesca Crea, Vice Presidente di Archeoclub D’Italia sede dello Stretto.
Gli ArcheoComuni di Qualità della Calabria.
“Nel progetto, il borgo di Staiti è collegato all’itinerario che vede la presenza del vicino borgo di Brancaleone. Infatti Bova Marina – Brancaleone – Casignana – Portigliola – Locri – Gerace – Marina di Gioiosa Ionica – Gioiosa Ionica – Monasterace – Stilo, con Archeoclub D’Italia, hanno dato vita ad un unico itinerario originale con un viaggio, un cammino in grado di attraversare molteplici epoche tra i pre Elleni, Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Ebrei e i discendenti Grecanici. L’obiettivo è potenziare l’interesse per questi siti che costituiscono parte importante del patrimonio archeologico nazionale – ha continuato la Crea – e dalla bellezza del progetto parte un Accordo di collaborazione tra il Coordinamento di ArcheoComuni di Qualità e Archeoclub D’Italia. Il 21 Aprile in occasione dell’evento nazionale di Archeoclub D’Italia di Borgho in Borghi, tutti avranno la possibilità di ammirare questo patrimonio culturale e sociale davvero unico!”.
A Casignana il Parco Archeologico della Villa Romana in contrada Palazzi.
“A Casignana, l’interno del territorio, ospita una pluralità di siti di interesse culturale e paesaggistico. Tra questi spicca il Parco Archeologico della Villa romana di contrada Palazzi che si estende per circa quindici ettari lungo la Strada Statale Jonica 106. La villa sorse in un’area già frequentata in periodo greco, si sviluppò tra il I e il IV secolo d.C. – ha continuato Francesca Crea – e venne abbandonata nel corso del V sec. d.C. Scavi archeologici, condotti a partire dal 1963, hanno evidenziato a monte della Statale l’impianto termale, mentre a valle è stato messo in luce parte del nucleo residenziale su una superficie totale di oltre 4.700 mq. Nelle terme esistono due nuclei contigui, ciascuno dei quali consente il passaggio da ambienti freddi ad ambienti caldi, secondo la successione canonica frigidarium – tepidarium – caldarium. Alcuni ambienti hanno piante complesse, come il frigidarium ottagono pavimentato a mosaico con motivo geometrico a cubi prospettici. Anche altri vani sono notevoli per qualità e varietà dei mosaici: policromi, geometrici o figurati, come il noto mosaico raffigurante un thiasos marino con quattro Nereidi in groppa a mostri con fattezze di leone, tigre, cavallo e toro. Il nucleo residenziale è composto da una sequenza di vani, delimitata verso il mare da un ampio e lungo corridoio terminante alle estremità con due avancorpi semicircolari. Si trattava forse di due torrioni che conferivano un aspetto fortificato all’insieme. Gli ambienti sono pavimentati a mosaici policromi e figurati. I reperti rinvenuti suggeriscono una decorazione sfarzosa degli interni, per la presenza di marmi pregiati, intonaci dipinti e mosaici in pasta vitrea multicolore che costituiscono il più vasto nucleo di mosaici finora nota in Calabria. Arredi e statue facevano da complemento all’architettura Di particolare interesse la scoperta della fontana monumentale e di una sepoltura(VII sec.a.C.)della quale si conosce il nome di uno dei due inumati, Rufino,grazie ad un’iscrizione incisa su una tegola. Degno di nota è anche il Borgo con palazzi gentilizi, i resti della Chiesa Matrice del 1500 e la Chiesa di San Rocco di Montpellier”.
Per Interviste –
Rosanna Trovato – Presidente Archeoclub D’Italia sede dello Stretto – Tel 320 057 0740.
Francesca Crea – VicePresidente Archeoclub D’Italia sede dello Stretto – Tel. 328 924 5859.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.