Reperti archeologici nello scavo in corso sull’Etna!
Presentato lo scavo archeologico di Mascali. E’ stato un grande successo con ben 200 visitatori in un’ora! C’è voglia di archeologia!
Nel link immagini e interviste scoperte, anche foto scavo https://wetransfer.com/downloads/58f0e237c53825224e86effc67877d5520240616205222/82b402c3166cfa025d5da218fbda404520240616205256/f66983
Mariarosaria Grasso (Archeologa e Presidente ArcheoClub D’Italia Area Ionica – Etnea ) : “Potrebbe essere l’alba di un borgo risalente a ben 1400 anni fa, sull’Etna! E’ venuta alla luce la parte di epoca bizantina di quello che potrebbe essere un complesso monumentale paleocristiano. Potrebbe essere parte del Complesso Monumentale di Papa Gregorio Magno. Lo scavo ha restituito numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota.Questi scavi sono stati possibili grazie alla collaborazione tra Archeoclub D’Italia sede Area Ionico – Etnea, Soprintendeza BB.CC.AA. di Catania, e Comune di Mascali, con il prezioso supporto dell’ INGV. Il supporto dell’INGV è stato fondamentale. Infatti sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici della Sezione di Roma2 dell’INGV”.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia ) : “Stiamo parlando di un risultato straordinario. Siamo dinanzi ad uno scavo, in prossimità di una chiesetta, sull’Etna, nel cuore di un borgo a testimonianza”.
Angela Merendino (Direttrice dello Scavo Archeologico di Nunziata di Mascali ) : “La scelta di scavare ci ha dato delle sorprese interessantissime. E’ venuto alla luce un muro, indagini sono ancora in corso ma che potrebbe farci pensare al muro esterno di navata. Ci potremmo trovare in un momento della storia del sito di Nunziata di Mascali, forse con una chiesa molto più ampia, una chiesa a tre navate”.
Luigi Messina (sindaco di Mascali ) : “Questo sito può dare ulteriori informazioni di carattere storico su quest’area dove i sospetti sono tanti, come l’avere avuto una città in questo luogo che magari poteva essere importante per tutta l’area ionica – etnea”.
Giusi Liuzzo (Consigliera Nazionale Archeoclub D’Italia e Presidente Archeoclub D’Italia sede di Catania ) : “Prima eravamo pochi, ora in Sicilia siamo tanti con tante sedi e saremo sempre di più perchè c’è questo desiderio, da parte del cittadino, di capire cosa sia la pietra antica e cosa fosse un bene culturale”.
” L’importanza dello scavo in corso sull’Etna, a Mascali, è legata all’indagine di tutta l’area archeologica. Da una parte della chiesa della Nunziatella, abbiamo un’area archeologica gestita dal Parco Archeologico di Catania che ebbe nel 2012 – 2013 uno scavo con risultati importanti, con la venuta alla luce di strutture importanti. Non avevamo chiara quale fosse la situazione dal lato parallelo. La scelta di scavare ci ha dato delle sorprese interessantissime. E’ venuto alla luce un muro, indagini sono ancora in corso ma che potrebbe farci pensare al muro esterno di navata. Ci potremmo trovare in un momento della storia del sito di Nunziata di Mascali, forse con una chiesa molto più ampia, una chiesa a tre navate”. Lo ha affermato Angela Merendino, Direttrice dello Scavo in rappresentanza della Soprintendenza di BB.CC.AA. di Catania.
Dunque scavi archeologici sull’Etna, con sorprese che arrivano dalla piccola chiesa di Nunziata di Mascali, a Mascali.
Si potrebbe essere all’alba di un borgo risalente a 1400 anni fa, testimonianze che potrebbero essere collegate alla possibile esistenza di un Complesso Monumentale importante, appartenuto a Papa Gregorio Magno. Dunque l’Etna continua a regalare emozioni e tesori sotto la lava.
“A Mascali il sito archeologico che ha fatto rete tra Parco Archeologico di Catania, Curia Vescovile di Acireale, Comune di Mascali. Sono venute alla luce testimonianze interessanti.Potremmo essere all’alba di un borgo risalente ad un periodo che andrebbe da circa 1400 anni da a 1100 anni fa. A Mascali, sull’Etna, c’è un sito fondamentale per capire i popoli come vivevano ai piedi del vulcano. Lo scavo ha restituito numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota.
E’ venuta alla luce la parte di epoca bizantina di quello che potrebbe essere un complesso monumentale paleocristiano. Sono venute alla luce anche lucerne, anfore che testimoniano la vita quotidiana delle genti etnee proprio di quel periodo. Gli scavi hanno portato alla luce inizialmente un tratto di un imponente canale per la conduzione delle acque ricoperto da lastroni in pietra lavica.Abbiamo portato alla luce un pavimento in coccio pesto che è stato ritrovato anche all’interno della chiesa medioevale e paleocristiana. Non dobbiamo dimenticare che la campagna di scavo si sta svolgendo nei pressi della chiesetta medievale di Nunziata di Mascali, frazione di Mascali sull’Etna. Vorrei evidenziare come anche queste piccole chiese possano riservare grandi sorprese. E’ probabile che ci siano collegamenti. L’obiettivo dello scavo reso possibile grazie alla collaborazione tra Soprintendenza, Archeoclub, Comune di Mascali e Archeoclub D’Italia è quello di delimitare meglio, dal punto di vista dell’estensione e della cronologia, l’intero complesso che si presenta come uno dei più grandi e importanti dell’area. Qui siamo nelle terre appartenute a Papa Gregorio Magno. Queste testimonianze potrebbero raccontarci di una possibile Basilica risalente all’epoca bizantina. Questa Basilica potrebbe essere parte del più ampio Complesso Monumentale di Papa Gregorio Magno. Della possibile esistenza – ha affermato Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea – sappiamo grazie ad un passo di una lettera dell’epistolario di Papa Gregorio Magno il quale scrive al Vescovo Secondino, Vescovo di Taormina, parlando di un Monastero sopra Mascali. Queste testimonianze potrebbero appartenere a quel Complesso Monumentale. Ovviamente sui reperti sono in corso restauri e studi. Ricordiamo che lo scavo recente ha portato alla luce queste interessanti testimonianze, ma nello stesso sito c’è anche un mosaico pregevolissimo, sempre di epoca bizantina del V – VI sec, d.C. e la sua unicità consiste nel fatto che proviene da una Basilica Paleocristiana. E’ un unicum per quanto riguarda l’area ionico – etnea e gran parte della Sicilia. Abbiamo una testimonianza che parla dei possedimenti della madre di Papa Gregorio Magno che qui avrebbe avuto un Monastero. Un’ipotesi, ma tutta da provare è che queste strutture potrebbero riferirsi al Monastero di Papa Gregorio Magno o comunque a questa presenza dell’Archeologia. Ringrazio la Soprintendente di Catania, architetto Donatella Aprile e la Responsabile dello scavo, Angela Merendino”.
Fondamentale il supoporto dell’INGV con le prospezioni georadar.
“Il supporto dell’INGV è stato fondamentale. Infatti sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici Valerio Materni e Vincenzo Sapia .della Sezione di Roma2 dell’INGV. Ma lo scavo – ha continuato Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea – è particolarmente interessante”.
Archeoclub c’è ed è nelle grandi città e nei piccoli borghi.
“Stiamo parlando di un risultato straordinario. Siamo dinanzi ad uno scavo, in prossimità di una chiesetta, sull’Etna, nel cuore di un borgo – ha commentato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, in modo entusiasta, collegatosi in diretta in occasione dellka presentazione dello scavo, svoltasi ieri sera a Mascali – a testimonianza del contributo concreto, pratico, vivo che la nostra associazione con le quasi 200 sedi in tutta Italia, fornisce ogni giorno alla valorizzazione di tutto il patrimonio culturale. Quello di Mascali è l’ennesimo modello virtuoso di uno scavo che vede in campo direttamente ArcheoClub D’Italia al fianco della Soprintendenza, dell’Ingv e del Comune di Mascali. Un particolare ringraziamento va alla sede Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea, alla Presidente Mariarosaria Grasso e ai nostri volontari! ”.
Sul posto la consigliera nazionale di Archeoclub D’Italia, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Catania.
“Siamo volontari per i Beni Culturali ma nel nostro motto di volontariato includiamo la conoscenza e la conoscenza dei Beni Culturali – ha dichiarato Giusi Liuzzo, Consigliera Nazionale di Archeoclub D’Italia e Presidente Archeoclub D’Italia, sede di Catania da ben 47 anni – e solo se si conosce si capisce quanto siano importanti i Beni Culturali. Lavoriamo tantissimo, soprattutto nelle scuole proprio per divulgare il concetto di bener culturale, per farlo conoscere chiaramente e quindi per farlo apprezzare. Prima eravamo pochi, ora in Sicilia siamo tanti con tante sedi e saremo sempre di più perchè c’è questo desiderio, da parte del cittadino, di capire cosa sia la pietra antica e cosa fosse un bene culturale. Conoscendo, il cittadino potrà apprezzare il bene culturale”.
Mascali e la Sicilia ci credono.
“Puntiamo alla valorizzazione di un’area che negli anni ha avuto la grande capacità di potersi inserire in un territorio con la sua storia che però era stata occultata agli occhi di tutti. Noi abbiamo , grazie all’apporto di alcuni volontari e della Soprintendenza – ha dichiarato Luigi Messina, sindaco di Mascali – nel limite degli spazi, delle concessioni e nel rispetto della legge, cercato di fare in modo di utilizzare i mezzi e gli strumenti che sono nelle possibilità del Comune. Abbiamo contribuito all’organizzazione dello scavo e stiamo cercando di trovare delle soluzioni affinchè venga messo in sicurezza. Questo sito può dare ulteriori informazioni di carattere storico su quest’area dove i sospetti sono tanti, come l’avere avuto una città in questo luogo che magari poteva essere importante per tutta l’area ionica – etnea”.
Per Interviste –
Mariarosaria Grasso – Presidente ArcheoClub D’Italia sede Area Ionico Etnea – Tel 347 226 1874.
Ines Torrisi – Vice Presidente ArcheoClub D’Italia – Area Ionica – Etnea Tel 340 – 5071607.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.