PROGETTO NEPTUNE III DEDICATO ALLA FORMAZIONE SULLE ATTIVITÀ DI PULIZIA DELLE COSTE IN CASO DI INQUINAMENTO DA IDROCARBURI.
Al corso on-line, dal 20 settembre al 01 ottobre c.a., hanno partecipato i volontari dell’Archeoclub d’Italia Carmine ZITOLI – Archeoclub Canosa, Ilenia D’ORIA – Archeoclub Avellino, Rosario SANTANASTASIO – Archeoclub d’Italia
All’esercitazione pratica in esterno svoltasi ad Imperia il 5 ottobre c.a. ha partecipato il volontario Carmine ZITOLI, socio componente del direttivo di Archeolub d’Italia sede di Canosa -Ponte Romano.
Il Progetto Neptune III è una esercitazione di protezione civile, dedicata alla formazione del volontariato organizzato di protezione civile e del personale delle amministrazioni locali sulle attività di pulizia delle coste in caso di inquinamento da idrocarburi. All’esercitazione, hanno partecipato circa cento volontari: 70 appartenenti a organizzazioni nazionali con sezioni in località costiere e 30 provenienti da organizzazioni iscritte nell’elenco territoriale della Regione Liguria.
La simulazione di intervento a terra è stata realizzata nel contesto dell’esercitazione, organizzata dal Ministero per la transizione ecologica, RAMOGEPol “U Portu” 2022, che, nell’ambito dell’accordo trilaterale tra Italia, Francia e Principato di Monaco prevede la simulazione di un incidente inmare e delle relative operazioni di soccorso con il coinvolgimento di mezzi aerei e navali dei tre Paesi partner dell’accordo.
L’esercitazione a terra è stata organizzata col coinvolgimento del Comune di Imperia, della Prefettura di Imperia e della Regione Liguria. Tra i 70 appartenenti alle organizzazioni nazionali di Protezione Civile, per conto di Archeoclub d’Italia, ha partecipato, come detto, Carmine Zitoli della sede di Canosa -Ponte Romano.
“È stata un’esperienza davvero costruttiva –racconta Carmine Zitoli al ritorno dall’esercitazione –abbiamo simulato la pulizia di un tratto di costa della Liguria dallo sversamento di idrocarburi fuoriusciti da un incidente navale in mare. Per partecipare a questa esercitazione abbiamo seguito un percorso formativo online per le attività di pulizia delle coste in caso di spiaggiamento di idrocarburiche ci ha fornito le basi necessarie a poter operare nel contesto della durata di oltre 16 ore. All’esercitazione sul campo a Imperia ho collaborato, con gli altri volontari, all’allestimento del modulo, che comprende tende, gazebo e quanto necessario alle operazioni, e mi sono occupato della decontaminazione dei volontari che tornavano dalla pulizia della spiaggia.
Lavoravamo in due gazebo uno per la vestizione del personale che si recava in spiaggia ed uno per la decontaminazione. In particolare per la decontaminazione erano allestite tre vasche: nella prima si usavano diluenti specifici necessari alla pulizia delle tute anticontaminazione, nella seconda si usavano prodotti non solventi per spazzolare tute e stivali mentre nella terza era utilizzata acqua pulita per completare il lavoro. Fatti questi tre passaggi il personale poteva toglierei DPI da lavoro.
Nel corso dell’esercitazione ho avuto l’opportunità di confrontarmi con altri volontari provenienti da altre regioni, sui tanti problemi che la gestione delle emergenze comporta. È sempre un lavoro costruttivo in cui c’è sempre tanto da imparare soprattutto in questi momenti di esercitazione e confronto con volontari giunti da tutta l’Italia per prepararsi ad operare al meglio in caso di emergenza reale.”