In Sicilia barca sequestrata agli scafisti, Trasportava persone come fossero sacchi!
La Procura di Ragusa la da in gestione ad Archeoclub D’Italia – ora diventa Marenostrum Dike – la barca della cultura, della legalità
Nel link foto di Marenostrum Dike https://wetransfer.com/downloads/29664c165bd9653544576744c2ea749820230912142354/d87ab3509c81a3b05cee3a58420b3e4320230912142417/bf0bef
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “Daremo loro l’opportunità di conoscere i luoghi dell’Antichità. Dall’Egeo verso la Magna Grecia, dalla Tunisia (Cartagine) verso Roma, coinvolgendo le città di mare e le antiche repubbliche marinare. Verso le rotte di Marsiglia, Barcellona, Corinto e Creta, fino a Itaca. Solcando lo Jonio, il Tirreno, il Mediterraneo. Le rotte di Platone, di Pitagora, Timoleonte, Maniace, Catone, delle colonie Greche, degli artisti del Rinascimento. Daremo questa possibilità ai giovani strappati alla delinquenza, alle scuole, ai ragazzi con disabilità, ai migranti salvati in mare. Sarà anche luogo di ricordo di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Sarà la barca che collegherà i giovani del Mediterraneo! Salperà a fine Settembre dalla Sicilia e dopo tappe importanti come Catania, arriverà a Napoli il 3 Ottobre”.
“Era la barca degli scafisti, dei criminali, adesso sarà la barca della cultura della legalità. La Procura della Repubblica ha dato in custodia definitiva ad Archeoclub D’Italia, l’imbarcazione confiscata ai criminali e che per anni ha solo trasportato emigranti. Con questa barca daremo la possibilità ai giovani, un tempo a rischio delinquenza, di conoscere una vita nuova, di conoscere il patrimonio ambientale e archeologico sottomarino ma anche naturalistico della nostra Italia. Su questa barca daremo vita ad attività aperte anche a quei bambini e ragazzi salvati in mare e strappati alla morte e alle mafie.
Su questa barca terremo molteplici attività culturali con le scuole italiane. Daremo loro l’opportunità di conoscere i luoghi dell’Antichità. Dall’Egeo verso la Magna Grecia, dalla Tunisia (Cartagine) verso Roma, coinvolgendo le città di mare e le antiche repubbliche marinare. Verso le rotte di Marsiglia, Barcellona, Corinto e Creta, fino a Itaca. Solcando lo Jonio, il Tirreno, il Mediterraneo. Le rotte di Platone, di Pitagora, Timoleonte, Maniace, Catone, delle colonie Greche, degli artisti del Rinascimento come i Laurana e i Gagini – ha concluso Santanastasio – seguendo la rete del grano e delle spezie. Un palinsesto di percorsi che determinano approdi, in cui si parlerà di archeologia, storia, enogastronomia, di cultura Mediterranea e di ambiente.
Ogni anno un tema diverso aperto a tutti.
Un filo che ha lo scopo di riallacciare i rapporti tra i popoli riproponendo anche storie e leggende come quella di Ulisse, Enea, del monachesimo brasiliano e benedettino e delle mitiche battaglie. Ma tanto altro, come poesia, letteratura, arti visive, nei porti e persino sulla nave, per ospitare un reperto archeologico sulla barca, magari di quelli sequestrati dal TNC dei carabinieri e resi disponibili alla fruizione pubblica grazie alla recente “Carta di Catania” ”. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Arte, cultura ma anche inclusione, con l’archeologia subacquea!
“Ma non solo arte e cultura, anche inclusione con i minori in difficoltà per far vivere a questi ragazzi – abili e diversamente abili – l’esperienza del mare e dell’archeologia subacquea – ha continuato Santanastasio – insieme a specialisti e istruttori che Archeoclub, con la sua struttura specialistica Marenostrum metteranno a disposizione. Ma anche conferenze, proiezioni, feste di mare e confronti, letture e teatro. Una barca della legalità e della bellezza che celebrerà Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, ma soprattutto celebrerà e ricorderà le tante e troppe vittime degli scafisti che ogni giorno perdono la vita attraversando per disperazione questa “terracqua” sacra, magica e mostruosa che è il Mediterraneo.
Inizia una nuova avventura, uno scopo nuovo, forse inaspettato, per quella barca che per anni ha solo trasportato migranti clandestini e disperti, usati senza scrupoli da scafisti e mafie internazionali. Una barca che solcava il mediterraneo da oriente verso occidente, dalle terre dell’Egeo verso l’Italia. Adesso sarà barca della cultura della legalità”.
La barca, un tempo appartenuta a criminali ed ora barca della legalità, salperà da Marzamemi, in Sicilia, il 30 Settembre, alle ore 6 e arriverà alle ore 18 a Catania.
Da Catania ripartirà l’1 Ottobre, alle ore 12, poi arrivo a Tropea il 2 Ottobre alle ore 3. Alle ore 8 partenza da Tropea per arrivare alle ore 23 a Marina di Camerota. La barca arriverà a Napoli il 3 Ottobre alle ore 21.
Gli scafisti trasportavano le persone come sacchi!
“La sua capienza è di 12 posti come gli apostoli ma sopportava ogni viaggio, anche con centocinquanta passeggeri: uomini, donne e bambini, stipati come sacchi, senza dignità e rispetto con il perenne rischio della morte in mare, come già è avvenuto troppe volte in questi anni.
La Guardia di finanza è riuscita a intercettare, salvare e poi sequestrare questo “traffico della morte”. Un gesto di civiltà e di umanità. Adesso la barca è stata affidata proprio all’Archeoclub d’Italia che ha una lunga tradizione di mare, l’esperienza per rigenerare e rilanciare questo scafo restituendogli nuova vita e le risorse umane per gestire una nuova missione nei mari del mediterraneo.
Il patto di solidarietà e collaborazione tra le istituzioni e l’associazionismo è stato determinante, dalla Magistratura alle Forze dell’Ordine, dalla Politica all’Imprenditoria. Ognuno ha contributo e contribuirà per lanciare un messaggio chiaro e univoco: siamo contro tutte le mafie – ha concluso Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – tutti insieme, consapevoli che la dignità dell’uomo è al centro delle nostre azioni e che riutilizzare gli strumenti del dolore e della tragedia per incubare bellezza e solidarietà è la miglior risposta che si possa dare ai portatori di morte, questo è il messaggio che tutti vogliono lanciare. Dalla Sicilia, verso tutto il Mediterraneo, il messaggio è chiaro e forte. Scopi e obiettivi.
Ma cosa farà questa nave della legalità e della memoria? Il suo nuovo nome è Marenostrum Dike. La prima destinazione del viaggio inaugurale è Napoli e la Campania, non a caso partendo simbolicamente da Siracusa, come fece Ierone nel 475 a.C. per soccorrere la città di Cuma (prima colonia greca nella penisola italiana) dalle incursioni Etrusche. E saranno rotte come queste che caratterizzeranno il lavoro nei prossimi anni di questa barca. L’idea è quella di promuovere bellezza e inclusione, attraverso la riproposizione delle antiche rotte del Mediterraneo come quelle commerciali, culturali e militari”.
Per interviste:
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 2393585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.