Lungo la Via delle Città Erniche nel frusinate. A Ferentino un Labirinto Medievale!
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Antonio Ribezzo (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ferentino) : “Il Geo – Archeo – Trekking sulla Via delle Città Erniche, è il futuro del territorio in grado di andare oltre il turismo stanziale. A breve si aprirà un importante Museo Archeologico a Ferentino, borgo dai 26 siti. Bisogna andare oltre. C’è necessità di infrastrutture. Archeoclub D’Italia c’è e lavora ogni giorno, al fine di raggiungere obiettivi senza precedenti per i borghi”.
A Piergianni Fiorletta (sindaco di Ferentino, nel frusinate, Lazio) : “Ferentino è una città storica, pre-romana – ha affermato Piergianni Fiorletta, sindaco di Ferentino – ed è importante la trasformazione da città d’arte a città turistica. Per fare questo è necessario intervenire nei particolari e dunque è necessario reperire fondi. Lo abbiamo fatto per il futuro Museo, lo stiamo facendo con il Teatro Romano, però dobbiamo insistere. Abbiamo la speranza, con il PNRR di prendere altri fondi. Ferentino ha grandi potenzialità. Ad oggi la città è frequentata da 9000 turisti l’anno ma per un turismo mordi e fuggi, ma c’è bisogno di un turismo stanziale con altre città erniche che accompagnino questo percorso come Alatri, Anagni e Veteri e Veroli”.
“Ferentino – Alatri – Anagni – Veroli per La Via delle Città Erniche. Un Geo – Archeo – Trekking di notevoli potenzialità ma una vera novità che potrebbe consegnare un grande futuro a questo territorio. Geo sta per patrimonio geologico in grado di attirare tutti gli appassionati di geologia, Archeo sta per patrimonio archeologico e Trekking ovviamente è un’apertura chiara all’escursionismo, ai cammini. E’ di prossima apertura un importante Museo Archeologico a Ferentino. Ci sono ben 26 siti a Ferentino, in provincia di Frosinone. C’è il fascino di entrare in una cappella ipogea come quella di Santa Lucia, c’è il Mercato di Traiano di grande importanza. E’ necessario, a questo punto fare di più, creare tutte le infrastrutture necessarie e finalizzate ad un turismo non più stanziale. Il futuro dei borghi è nel turismo. Oggi Ferentino è visitata da circa 9000 persone. Siamo lungo la Via delle città erniche, delle quali questo borgo ne è la capitale. Un vero Geo – Archeo – Trekking, al quale Archeoclub D’Italia sta lavorando con l’obiettivo di riportare al centro la storia e il patrimonio culturale del territorio”. Lo ha affermato Antonio Ribezzo, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ferentino.
Il Labirinto Medievale di recente scoperta.
“Continuano ad arrivare sorprese importanti da Ferentino, borgo del Lazio. Nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Colle del Fico di Ferentino, in provincia di Frosinone, è stato scoperto un Labirinto Medievale di notevole importanza. La scoperta è ad opera del ricercatore irpino, Marco Di Donato, che ha condotto importanti studi sulle simbologie medievali presenti nell’Abbazia del Goleto. La Chiesa di Sant’Antonio Abate è ricca di storia e affreschi. Si tratta di una chiesa importante, edificata nella metà del XIII secolo da Pietro del Morrone che sarebbe poi diventato Papa con il nome di Celestino V. E fu proprio tale edificio ad ospitare per ben 30 anni le spoglie del Pontefice ricordato da Dante nella Divina Commedia come colui che fece per viltade il gran rifiuto. Il Labirinto Medievale è inciso all’interno della chiesa ed è un ritrovamento importante in quanto rappresenta il percorso gerosolomitano – ha continuato Ribezzo – o cammino di espiazione che veniva compiuto, nell’immaginario, dal pellegrino che non poteva intraprendere il viaggio verso i luoghi di pellegrinaggio in Terra Santa. Si tratta dunque di un labirinto inciso sulle pareti interne di questa chiesa che rappresenta un unicum in Italia. Infatti nel nostro Paese si contano pochi labirinti incisi ed esattamente solo 7: Pontremoli (MS), Lucca (LU), Tossicia (TE), Sonnino (LT), Colli al Volturno (IS), Petrella Tifernina (CB) e Conversano (BA). Forse, ma ci sono studi in corso, non sarebbe da escludere il fatto che l’incisione di questo labirinto sarebbe stata commissionata dai Cavalieri Templari. Infatti una chiara testimonianza templare è stata trovata anche nella Chiesa di Sant’Antonio Abate. Durante i lavori di restauro è venuto alla luce un rarissimo “Valcento” cioè l’unico scudo utilizzato dai Cavalieri Templari in 200 anni di storia”.
Chi viene a Ferentino può visitare ben 26 siti.
“A Ferentino c’è la chiesa di Federico II ed è l’Abbazia di Santa Maria Maggiore. Nella stessa basilica cattedrale fu deciso il matrimonio dell’imperatore (rimasto vedovo di Costanza D’Aragona) con Jolanda, figlia di Giovanni di Brienne. Anche nell’Abbazia di Santa Maria Maggiore, nel portale laterale sinistro è presente una testina dell’Imperatore di Svevia che sostenne i restauri della suddetta abbazia e per questo la sua munificenza fu ripagata con l’inserimento della testina. L’Abbazia sarebbe stata costruita con le donazioni di Federico II. All’interno c’è un’acquasantiera con il giglio federiciano. L’Avancorpo dell’Acropoli di Ferentino è un’opera monumentale di difesa romana che risale al periodo pre – traianeo. All’interno c’è il cripto portico dove c’era tutta la difesa romana di Ferentino con i centurioni. Sul lato sud-ovest dell’Acropoli sporge un’opera imponente di ingegneria romana. Era luogo di osservazione militare e di difesa. Risale all’età sillana, tra il 100 e l’80 a.C ed è contemporanea alla costruzione del Mercato Romano coperto.
Il circuito murario di 2,4 Km!
“Tra le più importanti testimonianze archeologiche di Ferentino è da notare il possente circuito murario che si snoda lungo un percorso di circa 2,4 Km. ed è da sempre legato alla terminologia dei mitici Pelasgi (civiltà fiorita quasi 1000 anni prima di Roma) o Ciclopi per le enormi dimensioni dei massi.
Imponenti nel loro avvincente aspetto, le mura ciclopiche o pelasgiche destano meraviglia e perplessità riguardo la loro origine. Costruite con una pietra chiamata calcare dell’Appennino, biancastra, scabrosa, poco duttile allo scalpello, nota agli antichi con il nome di silex – ha concluso Antonio Ribezzo – le mura sono addossate al taglio del colle e presentano massi squadrati poco rifiniti in superficie e legati tra loro mediante tasselli di schegge usati per riempire gli interstizi. Nella suddetta cinta muraria si possono distinguere tecniche varie: poligonale di differenti maniere ed opera pseudo-isodoma (impiego di blocchi parallelepipedi di dimensioni non costanti, cosicché il loro assestamento avviene sempre per linee orizzontali, ma secondo piani spezzati); nella parte inferiore i massi sono incastrati tra loro senza malta (IV sec. a.C); nella fascia mediana i massi sono più regolari (opera quadrata del II sec. a.C); la terza fascia, invece, risale al periodo medievale.
Ferentino è un’immersione anche in orti e giardini prestigiosi, vicoli che offrono spaccati panoramici davvero unici ed è una città – borgo baciata da più epoche. I suoi monumenti splendono nell’insieme! ”.
Il Geo – Archeo – Trekking nel cuore di una città pre – romana. Ferentino – Alatri – Anagni – Veroli per La Via delle Città Erniche.
“Ferentino è una città storica, pre-romana – ha affermato Piergianni Fiorletta, sindaco di Ferentino – ed è importante la trasformazione da città d’arte a città turistica. Per fare questo è necessario intervenire nei particolari e dunque è necessario reperire fondi. Lo abbiamo fatto per il futuro Museo, lo stiamo facendo con il Teatro Romano, però dobbiamo insistere. Abbiamo la speranza, con il PNRR di prendere altri fondi. Ferentino ha grandi potenzialità. Ad oggi la città è frequentata da 9000 turisti l’anno ma per un turismo mordi e fuggi, ma c’è bisogno di un turismo stanziale con altre città erniche che accompagnino questo percorso come Alatri, Anagni e Veteri e Veroli”.
Per interviste:
Antonio Ribezzo – Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ferentino – Tel 338 – 682 0004
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.