Domani Domenica 15 Settembre, a Ferentino, immersione nell’archeologia, nella storia e bellezza.
Antonio Ribezzo (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ferentino) : “Sarà Ferentinoè. Con ben due itinerari andremo alla scoperta di straordinarie testimonianze storiche. Alle ore 10, partendo da Porta Montana, vedremo il Palazzo Cavalieri gaudenti e Palazzo Innocenzo III, poi la straordinaria Chiesa di S.Ippolito, Piazza Mazzini, la Casa della Pace, il Brefotrofio Medievale, il Quartiere di Santa Lucia. Alle ore 15 e 30 ci sarà un itinerario pomeridiano. Con partenza sempre da Porta Montana, ammireremo Piazza Accoramboni Fioravanti, a seguire la chiesa di S. Giovanni Evangelista, quartiere piscina, poi il Duomo Santi Giovanni e Paolo, il Monastero di Santa Chiara, la chiesa di San Francesco, Palazzo Martino Filetico, Piazza Matteotti, Palazzo consolare e sala della Pace”.
Itinerario 1 – Partenza alle ore 10 da Porta Montana – Itinerario 2 – Partenza ore 15 e 30 da Porta Montana!
“Il 15 Settembre, sarà Ferentinoè, in collaborazione con la Lega Ernica, Associazione Guide Turistiche. Con ben due itinerari andremo alla scoperta di di straordinarie testimonianze storiche. Alle ore 10, partendo da Porta Montana, vedremo il Palazzo Cavalieri gaudenti e Palazzo Innocenzo III, poi la straordinaria Chiesa di S.Ippolito, Piazza Mazzini, la Casa della Pace, il Brefotrofio Medievale, il Quartiere di Santa Lucia. Alle ore 15 e 30, con partenza sempre da Porta Montana, ammiereremo Piazza Accoramboni Fioravanti, a seguire la chiesa di S. Giovanni Evangelista, quartiere piscina, poi il Duomo Santi Giovanni e Paolo, il Monastero di Santa Chiara, la chiesa di San Francesco, Palazzo Martino Filetico, Piazza Matteotti, Palazzo consolare e sala della Pace. Ma Ferentino è un gioiello con ben 21 siti culturali da visutare. Ad esempio il Teatro Romano che il Mercato Romano, l’antica Cripta di Santa Lucia con mosaici e affreschi secolari, siti archeologici e cinte murarie di 2000 e anche 2200 anni fa”. Lo ha affermato Antonio Ribezzo, Presidente Archeoclub D’Italia, sede di Ferentino, nel Lazio.
“Il Teatro Romano risale all’epoca imperiale. Le strutture sono in parte a cielo aperto e in parte inglobate nelle abitazioni private che occupano parte della gradinata.
Il paramento a blocchetti di calcare a file orizzontali, legate da fasce di laterizio è tipico dell’età di Traiano-Adriano, con l’eccezione del tufo che qui è sostituito dal calcare, materiale facilmente reperibile nella zona. Materiali e tecnica edilizia sono perfettamente attribuibili al II sec. d.C, epoca di particolare splendore per Ferentino, che proprio nel periodo di Traiano ebbe Aulo Quintilio Prisco come patrono.
E’ un monumento di eccezionale valore storico: come testimonianza monumentale di epoca imperiale, come unico edificio teatrale nella zona degli Ernici, nonché come prova dell’importanza della città al tempo degli imperatori quale centro di vacanza e residenza – ha continuato Ribezzo – posizionato, non a caso, nelle vicinanze delle Terme di Flavia Domitilla. Entreremo nell’Acropoli e la vedremo. L’Acropoli è situata nella zona nord-ovest e in posizione eccentrica rispetto al tessuto urbano delimitato dalla cinta muraria esterna. La compresenza delle due tecniche costruttive ha posto agli studiosi di archeologia il problema della datazione delle mura che cingono l’Acropoli, che vengono considerate come risalenti a due epoche diverse – ossia molto antica (pelasgica, poligonale) la parte inferiore in massi di calcare; di età sillana la parte superiore in blocchi squadrati di travertino, oppure riferibili ad un’unica epoca costruttiva, posta tra il II e il I secolo a.C.
C’è la Domus Romana rinvenuta tra il piano terra e le fondamenta del medioevale Palazzo Comunale. Interventi di ristrutturazione effettuati negli ultimi decenni del secolo XX negli ambienti a piano terra del Palazzo, hanno portato alla luce pavimenti musivi bianco-neri, resti di muri divisori degli ambienti domestici, l’impluvium di un atrio, lacerti di intonaci affrescati, documentando la presenza di una domus di epoca repubblicana, abbattuta e ricoperta dalle successive costruzioni. Resti di pavimento in mosaico bianco con tessere minute sono visibili a circa un metro di profondità rispetto al livello del pavimento attuale. C’è il Mercato Romano. Edificio risalente all’epoca sillana (II – I sec. a.C) è in opus incertum ed è contemporaneo al rinnovamento dell’Acropoli; il suo piano, infatti, è 12 metri più basso della spianata. È parte integrante del piano urbanistico attuato dai censori Marco Lollio ed Aulo Irzio per l’assetto monumentale della città alta infatti, è perfettamente inserito nel tessuto murario dell’Acropoli e sottolinea la volontà dei due censori di esaltare il valore monumentale ed urbanistico di Ferentino. È uno dei primissimi modelli di aule fiancheggiate da botteghe, in modo da soddisfare esigenze funzionali connesse con le attività commerciali”.
Per interviste:
Antonio Ribezzo – Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ferentino – Tel 338 – 682 0004
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459