“Bova Marina – Brancaleone – Casignana – Portigliola – Locri – Gerace – Marina di Gioiosa Ionica – Gioiosa Ionica – Monasterace – Stilo, sono gli “ARCHEO COMUNI DI QUALITA'” i 10 borghi archeologici del Reggino, in Calabria. Un itinerario turistico unico per la promozione del patrimonio archeologico.
Rosanna Trovato (Presidente Archeoclub D’Italia sede dello Stretto) : “C’è Bova Marina con un arco storico di 9000 anni! Portata alla luce una fattoria rurale del V – IV sec. a.C., un borgo straordinaio con chiese antiche, siti archeologici unici. C’è il Museo della lingua Greco – Calabria”.
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“Bova Marina – Brancaleone – Casignana – Portigliola – Locri – Gerace – Marina di Gioiosa Ionica – Gioiosa Ionica – Monasterace – Stilo, sono gli “ARCHEO COMUNI DI QUALITA'” che hanno dato vita ad un unico itinerario originale con un viaggio, un cammino in grado di attraversare molteplici epoche tra i pre Elleni, Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Ebrei e i discendenti Grecanici. L’obiettivo è potenziare l’interesse per questi siti che costituiscono parte importante del patrimonio archeologico nazionale – ha precisato Francesca Crea, ideatrice e coordinatrice del progetto “ARCHEO COMUNI DI QUALITA e vicepresidente di Archeoclub D’Italia Area Integrata dello Stretto. Dalla bellezza del progetto parte un Accordo di collaborazione tra il Coordinamento di ArcheoComuni di Qualità e Archeoclub D’Italia”. Lo ha annunciato Rosanna Trovato, Presidente di Archeoclub D’Italia Area Integrata dello Stretto.
C’è Bova Marina con un arco storico di 9000 anni! Portata alla luce una fattoria rurale del V – IV sec. a.C., ma anche la Sinagoga del IV sec. d.C.
“Il patrimonio archeologico di Bova Marina abbraccia 9000 anni di storia: dal VII°- VI° millennio a.C. fino all’epoca greco-romana, tardo antica e medievale. Accanto agli oltre 70 siti neolitici da cui provengono ceramiche, asce di pietra, strumenti litici di ossidiana e vasi decorati, in località Umbro è stata portata alla luce una fattoria rurale greca di epoca classica ( V°-IV° sec. a.C) ed un interessante insediamento fortificato del periodo arcaico (VI° sec. a. C.) a San Salvatore nei “Campi di Bova”. Un sito archeologico di eccezionale rilevanza, data la sua rarità, si trova in località San Pasquale. Nel luogo dova sorgeva la romana Scyle citata dalla Tabula Peutingeriana, è possibile vedere il Parco Archeologico “ARCHEODERI”, comprendente la SINAGOGA del IV° sec. d.C. (seconda per antichità in Occidente, dopo quella di Ostia antica), con il suo mosaico policromo raffigurante i più importanti simboli ebraici. Sempre nella Vallata del San Pasquale – ha continuato Rosanna Trovato – troviamo la chiesetta della Panaghia (VII°-VI° sec.d.C.), di fronte ad essa, a “Panagulla”, è stato scoperto, di recente, un interessante insediamento di epoca tardo-imperiale. A circa 2 km dal centro costiero, in località Apàmbelo, la chiesetta bizantina di San Niceto (X° sec. circa), con la sua struttura a due piani rappresenta quasi un “unicum” in Calabria. Infine, una straordinaria testimonianza di “archeologia viva”: Bova Marina si pregia della presenza di parlanti la lingua greca, radicata da 28 secoli”.
L’antico borgo di Amendolea, il Castello Normanno, la Chiesa di S. Maria Assunta. C’è il Museo della lingua Greco – Calabra e nella Domenica delle Palme vengono portate in processione statue vegetali.
“Escursione nel territorio di Condofuri nella Vallata dell’Ammendolea che prende nome dalla maestosa fiumara navigabile nell’antichità e che ha rappresentato il confine delle poleis magno -greche di Reggio e Locri . Nella stessa vallata si trovano i ruderi dell’antico borgo arroccato di Amendolea con alcuni tratti delle mura difensive, il Castello Normanno e la Chiesa di S. Maria Assunta e, nelle sue immediate vicinanze – ha concluso Rosanna Trovato – i ruderi delle chiesette bizantine di Santa Caterina, San Sebastiano e San Nicola. A Galliciano’ è visitabile la Chiesa di San Giovanni Battista che emerge su un alto basamento, come un tempio, e dove recentemente è stata realizzata una piccola chiesa ortodossa “Panaghìa tis Elladas” (Madonna della Grecia). Bova (Vua), centro della Calabria greca, dove la popolazione anziana parla ancora il grecanico. Interessante è il Museo della lingua Greco-Calabra Gerard Rohlfs. Il giorno delle palme vengono portate in processione statute vegetali (intrecci di canne, foglie d’ulivo, fiori e frutta) rappresentanti Persephone, dea greca che simboleggia la primavera”.
Per Interviste –
Rosanna Trovato – Presidente Archeoclub D’Italia sede dello Stretto – Tel 320 057 0740.
Francesca Crea – VicePresidente Archeoclub D’Italia sede dello Stretto – Tel. 328 924 5859.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.