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Convegno e Documentario Cinematografico “1943. Il Prezzo del Silenzio” dei Fratelli Masciopinto
Settembre 28 @ 10:00
Convegno e documentario cinematografico sul bombardamento del porto di Bari e gli effetti della Seconda Guerra Mondiale sui popoli e sulle nazioni, dal titolo “1943 – Il Prezzo del Silenzio” dalle ore 10:00 alle 13:00 :
Il tema delle GEP 2024 invita a riflettere su come le vie di comunicazione e le connessioni culturali, incluse quelle devastate dalla guerra, abbiano contribuito a costruire l’Europa odierna. Il documentario evidenzia come, nonostante la distruzione e la perdita, l’intero territorio regionale abbia saputo ricostruire e riattivare queste reti, ricollegandosi al più ampio contesto europeo e mediterraneo. In questo senso, la narrazione del bombardamento diventa parte di un discorso più ampio sulla capacità delle comunità di rialzarsi e di rigenerare le loro connessioni culturali e sociali attraverso la memoria e la conservazione del patrimonio.
Nell’ambito del tema delle GEP 2024, il bombardamento di Bari può essere visto come un punto di riflessione su come i tragici eventi del passato influenzino la nostra memoria collettiva e il nostro patrimonio culturale. La memoria di questo bombardamento è parte integrante del patrimonio immateriale della città e dell’Europa, testimoniando non solo le sofferenze subite, ma anche la resilienza delle comunità colpite. Esplorare questa memoria può aiutare a capire come gli eventi bellici abbiano alterato i cammini e le connessioni tra i popoli, ma anche come tali esperienze abbiano forgiato nuove reti e identità culturali. La Seconda Guerra Mondiale, collocata nel contesto delle GEP 2024, diventa un simbolo del potere delle connessioni culturali e delle reti di memoria che attraversano il tempo. Collegando questi eventi alla tematica delle “Routes, Networks and Connections”, il documentario non solo preserva la memoria di una tragedia, ma la inserisce in un discorso più ampio sul patrimonio europeo, evidenziando come la storia, anche nelle sue pagine più oscure, contribuisca alla formazione delle identità culturali e alla resilienza delle comunità. Infine, il documentario può sottolineare come la memoria del bombardamento abbia portato alla condivisione di conoscenze e pratiche, non solo nel contesto locale, ma anche a livello europeo. Questo scambio è un esempio di
come il patrimonio culturale, sebbene nato da un’esperienza tragica, possa evolversi in un patrimonio condiviso che arricchisce la nostra comprensione collettiva della storia e delle identità europee.