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A Tempo di Danza Lungo i Sentieri del Museo di Vetulonia
9 Settembre 2022 @ 18:00
Al Museo Civico Archeologico di Vetulonia (MuVet), Comune di Castiglione della Pescaia, la mostra dell’estate 2022 si intitola: “A tempo di danza. In Armonia, Grazia e Bellezza“. Il sottotitolo spiega ancora meglio quanto di eccezionale rimarrà visibile dal 1 luglio al 6 novembre: ”Dalle meraviglie del Museo archeologico nazionale di Napoli alle opere di Antonio Canova, “figlie del cuore”.
Un percorso espositivo con una straordinaria selezione di capolavori di fama mondiale concessi in prestito dal principale Museo Archeologico d’Italia, il MANN di Napoli, e dalla celeberrima Accademia delle Belle Arti di Carrara. Il tema dell’esposizione è rappresentato dalla danza e in particolare dalla declinazione al femminile di questa straordinaria arte performativa. Quindi si possono ammirare espressioni dell’arte plastica romana in bronzo e in marmo, testimoniate dalle domus vesuviane o confluite nella Collezione Farnese, fino ai capolavori cui il genio di Antonio Canova, debitore al mondo antico dell’eterno rapimento nell’estasi della Bellezza tradotta magistralmente nei fluidi movimenti del corpo delle sue eteree ballerine, ha saputo dar forma nel sommo delicato equilibrio fra Nuova Classicità e Romanticismo.
Dalle cinque danzatrici restituite dalla Villa dei Papiri di Ercolano ed alla Venere accosciata della Collezione Farnese, due vertici assoluti della scultura in bronzo e in marmo conservata ed esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN, cui fanno da magico contrappunto, fra antico e moderno, due capolavori canoviani in gesso, la danzatrice con il dorso delle mani poggiato sui fianchi e la Venere Italica, entrambe custodite nell’Accademia delle Belle Arti di Carrara. Un percorso intrecciato fra Danza e Bellezza, arricchito da una selezione di affreschi a tema provenienti dall’area vesuviana e da una scelta di gemme della Collezione Farnese, concessi in prestito anch’essi dal MANN.
Una delle note di maggior fascino della mostra e poi la sorprendente presenza di una “mostra nella mostra”, quella di undici foto-quadro di Luigi Spina, il più grande fotografo di antichità del momento. Distribuite nelle due sale, esse conferiscono agli ambienti la raffinata sembianza di una pinacoteca, ad un tempo antica e contemporanea.
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