A Roma, il 16 Marzo, in conferenza stampa alla Stampa Estera i tracciati della Romana Via Popilia realizzata 2200 anni fa, ma anche le antiche taverne, testimonianze dei passaggi di Re, Imperatori, Eserciti, scrittori. Ed ancora i borghi tra i più belli d’Italia!
Presentazione in anteprima della Strada Regia delle Calabrie, l’antica Napoli Reggio – Calabria con le “aree di servizio del tempo”, le stazioni postali, ma anche piste fluviali, iniziative sociali. Dunque un patrimonio culturale ritrovato!
Vienna Cammarota (che a 73 anni ha iniziato il cammino a piedi verso la Cina) : “Io sarò alla conferenza stampa a Roma, il 16 Marzo. I borghi, soprattutto dell’Appennino, hanno un futuro solo se puntano al turismo ecologico, all’eco – turismo. L’unione di 44 sindaci per la Strada Regia delle Calabrie è una novità!”.
Luca Esposito (scrittore, architetto, storico autore della ricerca, Responsabile del Progetto di rilancio dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie di Archeoclub D’Italia) : “Dopo uno studio durato ben 8 anni e fatto sul campo, abbiamo ritrovato i tracciati di epoca romana lungo la Strada Regia delle Calabrie, ma anche testimonianze di passaggi importanti come di Cicerone o ancora della Regina Margherita.La Strada Regia delle Calabrie è la strada di Wolfgang Goethe o di Jacob Philippe Hackert, di Robert Mallet o ancora di Charles Didier, di Horace de Rilliet e di tanti altri ancora. In Conferenza stampa illustreremo tutto il progetto turistico con i suoi 44 protocolli d’intesa!”.
Il 16 Marzo – Ore 11 – Conferenza Stampa – Sala Stampa Estera. Sarà presente anche Vienna Cammarota, in cammino verso la Cina.
“Ben 44 sindaci che si uniscono per promuovere la Strada Regia delle Calabrie è un segno delk cambiamento. Il territorio sta percependo questa evoluzione. Il futuro dei borghi, soprattutto dei Centri Storici dell’Appennino è garantito solo se ci dovesse essere lo sviluppo di un turismo ecologico, di un eco – turismo. Archeologia, patrimonio culturale e naturalistico, rappresentano un investimento e non un costo! Dall’esperienza avuta , ho notato che in Italia, soprattutto nei borghi proprio dell’Appennino, dobbiamo ancora sviluppare servizi importanti: dal WI-FI alla realizzazione di una mobilità urbana sostenibile. Dobbiamo anche dare più spazio ed incentivare fiscalmente le iniziative imprenditoriali ideate dai giovani. Ecco ora c’è la grande opportunità che arriva proprio dalla Strada Regia delle Calabrie. Esattamente un anno fa, prima di iniziare il cammino verso la Cina, accompagnata dallo storico Luca Esposito, ho percorso ben 187 Km attraversando 22 comuni. Borghi meravigliosi, ricchi di un Patrimonio Culturale che non appartiene ad una sola epoca. Ho visto testimonianze antiche di 2000 anni ma anche risalenti al 700 o all’800. Però questo patrimonio culturale, oggi, è tagliato fuori dal circuito tradizionale”. Lo ha affermato Vienna Cammarota, anni 73, Guida Ambientale Escursionistica, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo, prima donna al mondo in cammino a piedi dall’Italia a Pechino. Vienna, partita il 26 Aprile scorso dal Lazzaretto Nuovo di Venezia, sito archeologico straordinario, un vero eco –museo gestito e curato da Archeoclub D’Italia, sede di Venezia, Vienna ha attraversato la Slovenia, la Serbia, la Croazia, la Bulgaria, la Turchia, la Georgia.
Dopo ben 3500 km a piedi, Vienna è momentaneamente rientrata in Italia per qualche problema di salute, ma anche in quanto impossibilitata ad attraversare il confine con l’Azerbaigian . La Cammarota che ha un ricco curriculum di cammini, come ad esempio il Viaggio di Wolfgang Goethe da Karlovy Vary (Repubblica Ceca) a Messina o ancora la Patagonia, il Tibet, la Palestina, Israele, l’Amazzonia, dovrebbe ripartire pochi giorni dopo la Conferenza Stampa di Roma del 16 Marzo alla Sala Stampa Estera. Pochi giorni dopo la Conferenza Stampa, Vienna raggiungerà nuovamente la Georgia da dove riprenderà il cammino a piedi verso Pechino per raccontare la Via della Seta in poca contemporanea. In questo momento la Cammarota sta seguendo una fase di riabilitazione in palestra e con tappe sul Monte Cervati, immersa nella neve.
Il 16 Marzo, dunque, alle ore 11, presso la Sala Stampa Estera, a Roma, ci saranno ben 44 sindaci alla presentazione della Strada Regia delle Calabrie e del Patrimonio Culturale sconosciuto e ritrovato. Ritrovati i tracciati della Via Popilia realizzata dai Romani ben 2200 anni fa, situati lungo incroci con la Strada Regia delle Calabrie.
Durante il percorso decine e decine di borghi, alcuni dei quali riconosciuti come tra i più belli d’Italia. Ma c’è anche l’incrocio con la Consolare Romana, Via Popilia, numerose le testimonianze appartenenti a molteplici epoche.
“Sono più di 400 Km. Dopo uno studio durato ben 8 anni e fatto sul campo, abbiamo ritrovato i tracciati di epoca romana lungo la Strada Regia delle Calabrie, ma anche testimonianze di passaggi importanti come di Cicerone o ancora della Regina Margherita. La Strada Regia delle Calabrie è la strada dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe che la percorse per arrivare a Paestum o del pittore Jacob Philippe Hackert, dell’ingegnere e sismologo Robert Mallet o ancora dello scrittore Charles Didier, del medico e scrittore Horace de Rilliet e di tanti altri ancora. In Conferenza stampa illustreremo tutto il progetto turistico con i suoi 44 protocolli d’intesa.
Grazie ad uno studio che abbiamo condotto con particolare cura, durato ben 8 anni, siamo riusciti a mappare e a georeferenziare la Via Regia delle Calabrie, riportandola per un lungo tratto anche sui sistemi satellitari. Abbiamo ritrovato ben 14 stazioni postali con annesse taverne ed osterie dell’ottocento. L’importanza di quello che potrebbe benissimo essere un percorso turistico, ma anche di pellegrinaggio essendoci numerosi Santuari, prescinde dall’epoca borbonica. Infatti se da una parte abbiamo riscoperto ad esempio la Taverna della Duchessa, la Taverna Cioffi, la Taverna di Castelluccio – ha dichiarato Luca Esposito, architetto, storico, delegato Archeoclub D’Italia al Programma di Riqualificazione dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie – e tante altre che ricordano luoghi attraversati da Garibaldi, dallo stesso esercito borbonico anche durante i moti del 1848 o ancora da Bonaparte, dall’esercito francese, dall’altra abbiamo ritrovato numerose testimonianze di epoca romana. Ad esempio la Via Regia delle Calabrie incrocia lunghe tratte della Via Popilia, la Consolare Romana, la Milano – Napoli – Reggio Calabria di 2000 anni fa voluta dai Romani. Abbiamo ad esempio ritrovato la Fontana della Regina Margherita ma anche la Fontana di Cicerone ed alcuni dei luoghi dove il grande oratore romano sarebbe stato di passaggio. E non è finita, in quanto alcuni centri storici come Castelluccio Inferiore, Rotonda, Morano Calabro, Castrovillari, hanno un notevole patrimonio culturale. Vicoli con portali in pietra, palazzi gentilizi, monumenti importanti come il Castello Normanno – Svevo di Castrovillari, antiche chiese, sentieri e paesaggi naturalistici già riconosciuti patrimonio Unesco come il Parco Nazionale del Pollino.
Ed i ponti numerosi quelli romani e quelli borbonici, poi lo splendore della piana di Campostrino e Campotenese. Rotonda – Morano Calabro – Castrovillari”.
Per interviste:
Vienna Cammarota – (Ambasciatrice Archeoclub D’Italia) – Tel 338 – 448 1237
Luca Esposito – Architetto – scrittore – autore del testo e della ricerca – Tel 349 096 3060.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 2393585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.