Le Città Erniche candidate a Capitale Italiana della Cultura 2028!
I Sindaci di Ferentino, Anagni, Alatri e Veroli hanno firmato la candidatura.
Antonio Ribezzo (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Ferentino) : “Sarebbe un omaggio a quasi 3000 anni di storia. Borghi interni che hanno uno straordinario patrimonio culturale. La sola Ferentino, ha ben 21 siti e ha ridato luce al Teatro Romano e al Museo Archeologico. Gli Ernici erano un antico popolo italico, il cui territorio era fra la Valle del Liri e la Valle del Sacco, confinando con i Volsci a sud e con gli Equi ed i Marsi a nord. Dunque erano i vicini delle città Lanuvium, attuale Lanuvio, Albalonga che venne distrutta da Tullio Ostilio dopo l’anno 673 a.C. e la stessa Roma. Le principali città abitate dal popolo degli Ernici erano Aletrium, attuale Alatri, Anagnia, attuale Anagni, che ne era la capitale religiosa, Ferentinum, attuale Ferentino e Verulae, attuale Veroli. Dunque storia piena”.
Nel link foto – gallery immagini di Ferentino e Alatri e sindaci che firmano https://wetransfer.com/downloads/c460ab8165f620b451b4f122e3306cd920250225162524/48b8665ea61f411f453c54271898660c20250225162526/858346?t_exp=1741105524&t_lsid=cb5ce7dd-ba55-4ce2-b2d1-0e1466dfcc39&t_network=email&t_rid=ZW1haWx8Njc0MDU0N2ViNjM1NTFjNmY2NDAyOTA3&t_s=download_link&t_ts=1740500726
“Le Città Erniche del Lazio candidate a Capitale Italiana della Cultura. Una notizia che rappresenta una grande novità. La petizione ha raccolto centinaia di adesioni di cittadini, in tutta Italia, molti anche nel mondo. Nella splendida sala della Ragione di Anagni dove sono stati festeggiati i 725 anni della Bolla del Pontefice Bonifacio VIII che dette origine al primo Giubileo, i Sindaci di Ferentino, Anagni, Alatri e Veroli hanno firmato il documento con il quale vengono candidate le quattro Città Erniche fortificate a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028. È solo l”inizio di un percorso che se può apparire lontano ha però tempistiche strette. Ci attende un impegnativo percorso che ci vedrà proiettati verso un comune obiettivo : competere con le altre città italiane che si proporranno, farsi conoscere per l’importante patrimonio culturale, dare corso alla rimozione delle criticità che vogliamo relegare al passato, al riscattato con la bellezza ed il sapere per il bene della comunità locale”. Lo ha annunciato Antonio Ribezzo, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ferentino.
Tutto nasce dall’impegno di Archeoclub d’Italia.
“All’indomani dell’intervento ad Agrigento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, grazie all’intuizione di Archeoclub d’Italia sede di Ferentino, il 20 gennaio scorso veniva lanciata la petizione online “Candidiamo la Città di “Ferentino a Capitale Italiana della Cultura 2028”. L’iniziativa viene prontamente accolta dall’amministrazione Comunale che, grazie al Sindaco Piergianni Fiorletta, grande cultore delle bellezze archeologiche della città nonché promotore anche di iniziative volte al restauro del Teatro romano cittadino e del museo archeologico – ha proseguito Ribezzo – nasce la volontà di coordinarsi con i Comuni di Anagni, Alatri e Veroli. In queste ore, i sindaci hanno firmato il documento con il quale vengono candidate, a Capitale Italiana della Cultura 2028, le quattro città Erniche”
Gli Ernici quasi 3000 anni di storia!! Borghi interni di straordinaria bellezza e ricchezza!
“Gli Ernici erano un antico popolo italico e il cui territorio era fra la Valle del Liri e la Valle del Sacco, confinando con i Volsci a sud e con gli Equi ed i Marsi a nord. Dunque erano i vicini delle città Lanuvium, attuale Lanuvio, Albalonga che venne distrutta da Tullio Ostilio dopo l’anno 673 a.C. e la stessa Roma. Le principali città abitate dal popolo degli Ernici erano Aletrium, attuale Alatri, Anagnia, attuale Anagni, che ne era la capitale religiosa, Ferentinum, attuale Ferentino e Verulae, attuale Veroli. Dunque storia piena. La sola Ferentino conta ben 21 siti culturali – ha concluso Ribezzo – ed è la città della rinascenza che è riuscita a ridare luce al Teatro Romano, oramai restaurato come è stato restaurato il Museo Archeologico. Il riconoscimento sarebbe un omaggio a quasi 3000 anni di storia, ad un territorio definito secondario dal punto di vista del patrimonio culturale e dell’offerta turistica ma che in realtà non è secondario. Sarebbe uin mettere in rete decine e decine di musei, siti culturali, borghi interni”
Per interviste:
Antonio Ribezzo – Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ferentino – Tel 338 – 682 0004
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.