L’Archeoclub D’Italia – sede AREA INTEGRATA DELLO STRETTO – nell’anno sociale 2023, al fine di promuovere e valorizzare i beni archeologici, storico-architettonici e ambientali presenti nel territorio, e di implementarne la fruizione, dota di QRcode il pannello didattico della Piazza Antonello
Piazza Antonello fu progettata dall’ing. Luigi Borzì, autore del P.R.G. di Messina del 1911.
Generata dall’incrocio di due strade perpendicolari, la piazza di forma circolare costituiva uno spazio diversificato, all’interno di una rigida maglia a scacchiera, secondo una concezione urbanistica di fine ottocento.
Sia i professionisti siciliani che quelli provenienti da altri ambiti nazionali, idearono i palazzi della piazza riferendosi agli stereotipi già consolidati della cosiddetta “Architettura di Stato” di stampo umbertino, aggiungendovi elementi decorativi tratti dal repertorio liberty ed eclettico ed utilizzando l’innovativa tecnica costruttiva del cemento armato.
Sul lato nord-ovest della piazza è ubicata la Galleria V. Emanuele III, progettata dall’architetto messinese Camillo Puglisi Allegra, venne edificata per volontà della Società Generale Elettrica della Sicilia, comproprietaria del bene.
Il complesso monumentale del 1929 occupa un’area di 4000 mq ed è composto da tre distinti edifici collegati fra loro dalla galleria, che è formata da uno slargo centrale, coperto da una volta a cupola schiacciata, sul quale convergono tre braccia larghe undici metri, coperte da volta a botte.
La galleria è pavimentata a mosaico.
La copertura è costituita da costoloni in cemento armato e vetri colorati.
Il progettista della Galleria di Messina, durante un periodo di transizione fra l’eclettismo e l’art decò, ripropose, un modello già ampiamente consolidato nella tradizione umbertina, come
testimoniano le gallerie di fine ottocento, presenti in tante città italiane.
Puglisi Allegra si avvalse della collaborazione degli scultori Bonfiglio e Ajello, che curarono le decorazioni interne ed esterne insieme alla ditta di Ettore Lovetti ed al pittore Silviero, autore delle ornamentazioni degli appartamenti e degli uffici. Egli stesso, in alcuni casi, progettò i mobili e le boiserie che vennero realizzate dalla ditta Ducrot di Palermo, e le vetrate realizzate dai fratelli Toso di Murano.
Il risultato stilistico è una fusione fra il barocchetto e gli elementi eclettici, connessi da una forte impronta di stile decò.
Durante l’ultima guerra, i bombardamenti mandarono in frantumi la bella volta vetrata e i lavori di restauro furono eseguiti nel 1960.
Recentemente la Galleria è stata oggetto di nuovi restauri e gli accessi sono stati muniti di cancelli, per evitare eventuali atti vandalici.
Sul lato sud-ovest della piazza è ubicato il Palazzo della Provincia, anche detto “Palazzo dei Leoni”, progettato dall’ingegnere messinese Alessandro Giunta e completato a luglio del 1918.
Prima del terremoto del 1908, gli uffici della Provincia erano situati nel cinquecentesco edificio della Casa Professa dei Gesuiti, annesso alla chiesa di S. Nicola dei Gentiluomini che, già confiscato dai Borboni nel 1767 per adibirlo ad uffici, rovinò definitivamente durante il sisma.
Il nuovo Palazzo della Provincia, con ingresso su via Cavour, si estende su un’area di 7000mq. ed occupa una parte dell’area dell’edificio crollato.
Il prospetto sulla piazza è caratterizzato da un loggiato a due ordini.
Le facciate esterne hanno un ricco apparato decorativo che attinge al repertorio eclettico, con riferimenti allo stile classico e neorinascimentale.
All’interno del piano terra, si apre una scalinata di marmo bianco che conduce al piano superiore.
Negli anni 60 è stata rimaneggiata l’aula del Consiglio provinciale, originariamente illuminata da vetrate colorate, ornata da stucchi, ed arricchita da cariatidi modellate da Scarfi’.
Oggi non rimane traccia delle decorazioni, né dei grandi pannelli dipinti da Corsini, Di Stefano e Bonsignore.
Al primo piano vi sono le sale di rappresentanza, i cui arredi secondo il gusto dell’epoca, vennero progettati e realizzati insieme all’edificio, come i cancelli in ferro forgiati da La Spada ed i mobili che, insieme ai lampadari, sono attribuiti ai disegni di Giunta.
Nel 1987 è stato effettuato un restauro delle facciate e del loro ricco apparato decorativo.
Sul lato sud-est della piazza è ubicato l’ex Palazzo delle Poste e Telegrafi, progettato dall’architetto senese V. Mariani, già autore dell’ufficio delle poste a Siena.
L’edificio, il primo ad essere costruito, nel 1915, dei quattro presenti in Piazza Antonello, occupa una superficie di 4.600 mq.
Il prospetto su piazza Antonello, suddiviso verticalmente in cinque campate, si erge su due elevazioni ed è sollevato dal piano stradale mediante una breve scalinata che immette nell’atrio porticato d’ingresso, dal quale, tramite una galleria semicurva, si accede alla corte interna di forma quadrata.
La corte, cuore dell’intero edificio, sulla quale affacciano gli sportelli dell’ufficio postale, un tempo aperti al pubblico, si articola intorno ad un giardino alberato, delimitato da un colonnato.
Gli altri tre prospetti, meno articolati e piuttosto sobri, sono caratterizzati dall’uso sapiente dei materiali di rivestimento: bugnato di marmo e bugnato grezzo per il basamento; pietra artificiale con effetto di finto marmo; intonaco; mattoni a faccia vista al secondo piano.
Il progetto in stile eclettico di ispirazione classica e rinascimentale, coniuga con grande perizia elementi di vari stili architettonici, non
tralasciando le citazioni al linguaggio liberty che si palesano nelle raffinate decorazioni, nei capitelli compositi dell’atrio, nelle coppie di telamoni sui portoni laterali e nello splendido fregio in stucco a bassorilievo del portico, raffigurante puttini telefonisti, telegrafisti e postini, intrecciati con festoni e motivi fitomorfi.
Dal 2003 l’edificio, acquisito dall’Università degli Studi di Messina, ha dismesso la sua funzione originaria.
Antonello Square
ANTONELLO SQUARE
Messina
Piazza Antonello ( the most famous Messinese painter) was designed by Ing. Luigi Borzì, author of the General Regulatory Plan of Messina in 1911.
This large circular square, derives from the crossing of two large streets and four imposing buildings whose architects ,influenced by the Umberto’s art models, used innovative construction techniques of reinforced concrete.
On the south-west side of the square and on a 7000 m2 area there is
the PROVINCE PALACE , called also the PALACE OF THE LIONS(1918),
designed by Ing. Alessandro Giunta where the former Jesuit School had collapsed during the earthquake of 1908.
The facades are richly decorated in an eclectic style with references to classical and neo- Renaissance taste.
The main entrance presents a white marble staircase leading to the first floor where there are the representative state rooms and the elegant Provincial Council Room called also the Mirrors’Hall.
In 1987 it was made a careful restoration of the fronts and decorations.
On the south-east side of the square we see the POST AND TELEGERAPH OFFICES PALACE designed by the architect Vittorio Mariani in 1915 .
This two- elevation building is placed on the concave part of the Antonello square.
The inner courtyard is the real heart of it because we can find the post office Windows once opened to the public.
The project, in eclectil style inspired by classical and Renaissance art as well as by Liberty style, presents the refined decorations of the atrium, the
pair of telamons on the side doors and the beautiful bas-relief stucco frieze of the portico, depicting telephonists, telegram and postal carriers as cherubins.
Since 2003 the building has been changing its original purpose having been acquired by the University of Messina.
On the north-west side of Antonello Square, on a 4000sm area we see
VITTORIO EMANUELE III GALLERY , designed in 1929 by the architect Camillo Puglisi Allegra, that links three separated buildings, paved with mosaics and dome-shaped cupola of coloured glass and reinforced concrete.
In the galleries, the overall aspect shows an hybrid Baroque style, enriched by decorative eclectic elements with several references to deco forms which recall the 10th century Umberto’s art influence.
During the last war, the bombing destroyed the beautiful stained glass windows.
The restoration work were executed in 1960.
Recently the Gallery has been subjected to new renovations and the three entrances were closed with gates to prevent possible vandalism.
The Antonello Square presents also a side of the Town Hall Palazzo Zanca.