L’Archeoclub D’Italia – sede AREA INTEGRATA DELLO STRETTO – nell’anno sociale 2023, al fine di promuovere e valorizzare i beni archeologici, storico-architettonici e ambientali presenti nel territorio, e di implementarne la fruizione, dota di QRcode il pannello didattico de Le Quattro Fontane
Le Quattro Fontane ornavano i cantonali d’angolo tra Via Austria (odierna via I Settembre) e Via Cardines.
Furono realizzate in epoche diverse su disegno progettato dell’architetto romano Giacomo Calcagni.
La prima eseguita nel 1666 è addebitabile al rinomato architetto, scultore e argentiere fiorentino Innocenzo Mangani, importante allievo di Cosimo Fanzago, attivo a Messina presumibilmente dal 1657 e autore della celebre Manta d’oro, esposta nel Museo del Duomo.
Nel 1717 il messinese Ignazio Buceti scolpisce la seconda.
La fontana innalzata a ridosso della Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini era caratterizzata, secondo lo storico messinese Caio Domenico, “dalle armi del Duca di Savoja”.
La riqualificazione del quadrivio verrà completata nel 1742 con la collocazione delle ultime due di cui si ignora l’autore.
Notevolmente danneggiate dal terremoto del 1908, successivamente, anche in ragione della diversa configurazione urbana, sono state ricomposte nel tratto superstite di Via Cardines solo due fontane.
La coppia dismessa, e in parte frammentaria, recentemente è stata suggestivamente rimontata nell’area esterna del Museo regionale di Messina.
Dalla documentazione d’archivio del Museo risulta, inoltre, che attualmente sull’angolo di palazzo Caruso è stata ricollocata la fontana eseguita da Ignazio Buceti nel 1717, previa ricostruzione dell’architetto Maria Calandra.
In difformità a quanto esplicitamente riportava il Gallo, tuttavia, nessuna delle opere rimontate presenta lo stemma dei Savoia.
Allo stato attuale della ricerca, pertanto, non è possibile, distinguere e collegare correttamente i manufatti recuperati agli artisti documentati dalle fonti storiche locali.
Nell’articolato sistema delle Quattro Fontane, evidentemente realizzate sotto il profilo plastico sul prototipo fornito dal Mangani, emergono chiaramente le suggestioni della cultura artistica seicentesca di matrice tosco-romana, linguaggio tuttavia non privo di quelle di influenze stilistiche riconducibili alla corrente fanzaghiana, espressioni formali che caratterizzano l’artista fiorentino anche nelle opere di argenteria.
Decisamente elegante appare lo schema strutturale dei manufatti risolto attraverso una partizione ritmata dei vari elementi che si collegano al cantonale dei palazzi.
Alla struttura polilobata della vasca, sostenuta da una complicata mensola fitomorfa, corrisponde l’impostazione estroflessa delle cartelle che compongono il registro superiore.
Un elegante timpano spezzato include lo stemma imperiale sormontato dall’aquila ad ali spiegate che funge da fastigio apicale. Su questo telaio si dispongono impaginati in altezza: tritoni che suonano la buccina, delfini, mascheroni, conchiglie e cavallucci rampanti.
Gli elementi plastici si collegano con gusto e misura allo schema architettonico, sottolineando la disposizione di cornici mensole e lesene. Nel 1988 le fontane sono state restaurate su progettazione e sotto la direzione della Soprintendenza di Messina.
The Four Fountains
FOUR FOUNTAINS
Messina
The roman architect Giacomo Calcagni projected the placement of four fountains at the crossing of Via Austria (today Via I Settembre) and Via Cardines. They were realized in different periods.
From documents, the first fountain, created in 1666, was a work of a Florentine sculptor, silversmith and architect Innocenzo Mangani (active in Messina and author of the famous Golden Manta ( Manta d’Oro) to be seen in the Cathedral Museum.
The second fountain was designed by Ignazio Buceta from Messina in 1717.
The last two fountains, by unknown authors, completed the project in 1742.
Damaged by the earthquake in 1908 and also by the different layout of the town, only two fountains were rebuilt in the Via Cardines.
The remains of the other two fountains permitted the rebuilding on the external area of the Regional Museum in Messina.
From the plastic prototype of the original project, provided by Innocenzo Magnani, clearly are the artistic suggestions of the 17th century with Roman-Tuscan matrix that is evident also in the silverware works left by him, and we can understand the structural pattern of the Four Fountains original project that connected the fountains handworks to the iron angles of the buildings.