Sabato 11 Febbraio, per la prima volta, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub, puliranno i fondali del Borgo dei Marinari. Alle operazioni parteciperanno i palombari della Marina Militare, i mezzi della Marina Militare, del Corpo dell’Ordine di Malta, i sub di MareNostrum, Asia e Arpa Campania. In contemporanea, invece, altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli con i volontari di ArcheoClub D’Italia Napoli e MareNostrum, puliranno la parte in superfice.
Una grande rete per la socialità: Centro di Giustizia Minorile della Campania, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Archeoclub D’Italia, MareNostrum, Arpac Campania, Asia, Comune di Napoli.
Sabato 11 Febbraio – Ore 8 e 30 – Borgo Marinari Napoli – immersione partenza dal Circolo Savoia.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia): “Questa volta i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, già divenuti sub con il progetto “Bust Busters”, si immergeranno nel cuore della città: Borgo dei Marinari. Il loro sarà un gesto d’amore per la comunità che punta al recupero sociale. Accompagnati dai palombari della Marina Militare e dai sub di MareNostrum, i ragazzi puliranno i fondali e soprattutto conosceranno il patrimonio culturale sommerso di Napoli!”.
Inizio operazioni – Sabato 11 Febbraio – ore 8 e 30 – Circolo Savoia – Borgo Marinari di Napoli con : Marina Militare, Corpo Speciale Ordine di Malta, MareNostrum. Ore 11 briefing stampa con i risultati della raccolta rifiuti.
Carmine Zitoli (Direttore Tecnico di MareNostrum) : “Ogni ragazzo del Centro di Giustizia Minorile avrà un istruttore. Dunque attiveremo un sistema di coppia in immersione che ci permetterà di esplorare parte dello specchio d’acqua. Ci siamo premuniti anche di guanti per la raccolta di quanto potremmo trovare sui fondali con l’ausilio di cime che faranno da teleferica”.
Giuseppe Centomani (Direttore del Centro Minorile della Campania): “Avremo insieme: i ragazzi dell’Area Penale già divenuti sub con il progetto Bust Busters e i ragazzi, sempre dell’Area Penale che Sabato inizieranno il percorso formativo per diventare sub. I primi si immergeranno, i secondi parteciperanno alle operazioni in superfice”.
Insieme : circoli nautici, ristoratori, volontariato per il reinserimento dei giovani, la tutela del patrimonio ambientale e culturale di Napoli.
Aniello Cuciniello, (Capitano di Vascello della Marina Militare) : “Non usciremo al di fuori delle banchine. La Marina Militare ci sarà con un supporto fondamentale.
La Marina Militare, rappresentata dal Quartier Generale Marina e dal Nucleo Sdai di Napoli, opererà ancora una volta in sinergia con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato a favore di un virtuoso progetto che coniuga inclusione, solidarietà e ecologia”.
Sabato – 11 Febbraio – inizio operazioni ore 8 e 30 – Borgo dei Marinari di Napoli – zona Santa Lucia – Circolo Savoia. Briefing Stampa ore 11 con risultati operazioni.
La stampa potrà assistere alle operazioni anche dai mezzi della Marina Militare e del Corpo Militare dell’Ordine di Malta.
“Questa volta i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, già divenuti sub con il progetto “Bust Busters”, si immergeranno nel cuore della città: Borgo dei Marinari. Il loro sarà un gesto d’amore per la comunità che punta al recupero sociale. Accompagnati dai palombari della Marina Militare e dai sub di MareNostrum, i ragazzi puliranno i fondali e soprattutto conosceranno il patrimonio culturale sommerso di Napoli. E ci sarà una grande novità: alle operazioni di pulizia, in superfice, parteciperanno altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli che proprio Sabato inizieranno il percorso che porterà anche loro ad essere nuovi sub. Perché? Acquisendo il brevetto da sub avranno nuove opportunità di inserimento nel mercato del lavoro ma allo stesso tempo siamo convinti che attraverso la conoscenza del bello comprenderanno che un altro mondo c’è! Inoltre con Bust Busters, i ragazzi dell’Area Penale sono parte attiva del progetto di tutela dell’eco – sistema del Golfo di Napoli e tutela del patrimonio Ambientale della città”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Sabato 11 Febbraio, con inizio, alle ore 8 e 30, partenza dal Circolo Savoia, in mare i mezzi della Marina Militare, del Corpo Speciale dell’Ordine di Malta, Protezione Civile, MareNostrum, l’operazione a tutela dell’eco – sistema del Golfo di Napoli. Ragazzi dell’Area Penale di Napoli, già divenuti sub con il progetto “Bust Busters” si immergeranno con i palombari della Marina Militare per pulire i fondali del Golfo ma anche per conoscere il patrimonio archeologico e culturale sotto Castel Dell’Ovo. In contemporanea , altri ragazzi dell’Area Penale di Napoli, inizieranno un nuovo percorso formativo per diventare sub e collaboreranno alle azioni di pulizia in superfice con i volontari di Archeoclub D’Italia sede di Napoli e MareNostrum. Sullo sfondo lo scenario del Golfo, con Castel Dell’Ovo.
Sarà un intervento anche dalla complessità tecnica.
“Sarà un’immersione tranquilla, con entrata in acqua dalla banchina o dal pontile. Ogni ragazzo del Centro di Giustizia Minorile avrà un istruttore. Dunque attiveremo un sistema di coppia in immersione – ha dichiarato Carmine Zitoli, Direttore Tecnico di MareNostrum – che ci permetterà di esplorare parte dello specchio d’acqua. Ci siamo premuniti anche di guanti per la raccolta di quanto potremmo trovare sui fondali con l’ausilio di cime che faranno da teleferica. La difficoltà potrà arrivare dalla temperatura in acqua con la permanenza. Altra problematica potrebbe essere la mancanza di fondo, dunque di una profondità dei fondali, un fondale non sabbioso ma limaccioso. Dunque scarsa visibilità. Queste saranno le caratteristiche tecniche dell’operazione che metteremo in campo Sabato 11 Febbraio”.
L’operazione sarà altamente spettacolare in quanto, in pieno Golfo di Napoli, si vedranno insieme: Marina Militare, Corpo Speciale Ordine di Malta, Protezione Civile, MareNostrum, sullo sfondo il complesso Somma – Vesuvio e teatro sarà il mare di Napoli con Castel Dell’Ovo. In campo anche i mezzi dell’ASIA e Arpa Campania.
“Non usciremo al di fuori delle banchine. La Marina Militare ci sarà con un supporto fondamentale. Nell’ambito delle attività tra Quartier Generale Marina di Napoli e Centro di Giustizia Minorile per la Campania, discendenti dall’accordo Nazionale tra Marina Militare e Dipartimento per la Giustizia Minorile, prosegue il progetto “Bust Busters” che vede impegnati giovani ragazzi dell’area penale di Napoli, recentemente brevettati sub – ha affermato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare – nell’opera di pulizia dei fondali di iconiche spiagge napoletane. L’11 febbraio sarà la volta del Borgo Marinaro, storico sito turistico partenopeo. La Marina Militare, rappresentata dal Quartier Generale Marina e dal Nucleo Sdai di Napoli, opererà ancora una volta in sinergia con le istituzioni locali e le associazioni di volontariato a favore di un virtuoso progetto che coniuga inclusione, solidarietà e ecologia”.
Bust Busters: acchiappa buste. Con questo progetto, i ragazzi dell’Area Penale di Npaoli, dopo un percorso di formazione tra teoria e pratica, sono diventati sub. E’ un risultato importante, grazie al quale, attraverso le immersioni, stanno conoscendo il patrimonio culturale della loro terra. Per loro è un rimettersi in gioco attraverso la conoscenza.
C’è il Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania.
“Sabato, nello specchio d’acqua del Borgo dei Marinari, si completa la prima fase di formazione dei ragazzi dell’Area Penale coinvolti nel progetto Bust Busters, di recupero dell’eco – sistema marino e comincia la fase formativa del nuovo gruppo di ragazzi sempre dell’Area Penale che permetterà loro di far parte di professionisti in grado di offrirsi al mercato del lavoro con brevetti a vari livelli – ha annunciato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania – e alcuni che avranno anche il brevetto OTS. Tale operazione rientra nel modello educativo messo in campo dal Distretto Minorile della Campania che tende sia a formare tecnicamente ma anche a supportare percorsi educativi finalizzati alla costruzione di nuovi cittadini attivi all’interno della propria comunità e di cui la comunità avrà un beneficio della loro presenza e non più motivo di preoccupazione. Un progetto che vede insieme circoli, ristoratori, enti pubblici e privati, per favorire un sistema educante che sta portando avanti il progetto a beneficio dell’intera comunità”.
Per interviste:
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale ArcheoClub Italia – Tel 392 5967459.