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Chiese Aperte – Lazio
8 Maggio 2022 Giornata intera
8 Maggio 2022 Giornata intera
Archeoclub d’Italia
Archeoclub Lazio
CHIESE APERTE – XXVIII EDIZIONE
Cassino – Chiesa extraurbana Santa Scolastica del Riparo
La prima costruzione risaliva all’VIII sec. e fu distrutta completamente dal terremoto del 1349 e ricostruita più volte successivamente. Distrutta un’ultima volta nella seconda guerra mondiale, come per Montecassino. E’ stata ricostruita dall’Abate di Montecassino Ildefonso Rea negli anni 1970/71 su progetto del monaco ingegnere Don Angelo Pantoni O.S.B. E’ chiamata “del colloquio” per gli incontri di S. Benedetto con la sorella gemella S.Scolastica, che risiedeva nel vicino convento di clausura di Piumarola”. Lo ha annunciato Antonio Ribezzo, Coordinatore Archeoclub D’Italia del Lazio.
Terracina – Chiesa S. Maria dell’Orazione e Morte detta Purgatorio.
La chiesa fu inaugurata nel 1787; essa sorge sui resti della chiesa medievale di S. Nicola, risalente al XII sec. e già parrocchia del borgo suburbano di Cipollata. La costruzione dell’edificio fu promossa e realizzata dalla Confraternita dell’Orazione e Morte di Terracina, che nel 1733 acquistò l’ormai diruto edificio di S. Nicola ed avviò, con autorizzazione vescovile ed utilizzando i lasciti e le “elemosine dei fedeli”, la costruzione della nuova chiesa “dei Suffragi”, come si sarebbe dovuta chiamare all’inizio. I lavori per il nuovo edificio, interrotti nel 1735, ripresero nel 1760, continuando fino al compimento dell’opera, nel 1787, come riportato nel cartiglio inserito nella parte superiore del timpano di facciata; altri interventi si ebbero nel corso dell’800. E’ un edificio in stile tardo barocco. L’edificio sacro, realizzato in stile tardo-barocco con innesti rococò, costituisce l’unico esempio cittadino di architettura a pianta centrale con copertura a cupola e sagrato esterno. La grande facciata, caratterizzata da quattro paraste giganti con capitelli compositi e da un timpano superiore con profilo di linee concave e convesse, presenta aperture ellittiche verticali e un’accentuata decorazione in stucco, su cui domina la cornice quadrilobata del timpano contenente l’imponente figure della “Morte Trionfante”, simbolo della Confraternita che realizzò la chiesa raffigurante uno scheletro eretto munito dei suoi tradizionali attributi. L’interno dell’edificio è costituito da un’aula unica a pianta circolare – ha concluso Ribezzo – su cui si aprono quattro nicchioni posti sugli assi ortogonali; essa è divisa da otto paraste con capitelli ionici ed è sovrastata da un cornicione anulare da cui si innalza la grande cupola semisferica. Le superfici sono completamente decorate con stucchi e dipinti murali in trompe-l’oeil, entro cui prevale il tema della morte in forma di figure di scheletri e teschi. Il pavimento, che conserva l’originario rivestimento in maioliche policrome, è collegato all’ambiente sottostante, un tempo adibito a fossa comune per i “poveri morti” tramite due lastre tombali. Sull’altare maggiore, in marmo, si trova una tela del XVIII sec. raffigurante la Madonna che intercede per le anime del Purgatorio presso la Trinità, mentre sull’altare laterale di sinistra, in stucco, è presente una tela dedicata a Tobia con l’arcangelo Raffaele; un’altra tela, purtroppo trafugata alcuni decenni or sono e mai più ritrovata, si trovava sull’altare di destra e rappresentava la Visione di S. Francesco di Paola.
Formello – Santuario di Santa Maria del Sorbo
In tutti i siti saranno presenti i volontari dell’Archeoclub D’Italia.
Le visite saranno possibili dalle ore 9 alle ore 13 e 30 e dalle ore 16 e 30 alle 19.
Per interviste:
Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia e Referente Nazionale “Chiese Aperte” Tel 338 – 931 0216
Antonio Ribezzo – Coordinatore Archeoclub D’Italia del Lazio – Tel 338 682 0004
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale ArcheoClub Italia – Tel 392 5967459.