Sabato 26 e Domenica 27 Aprile – Primavera nei Borghi!
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia):“Sabato 26 e Domenica 27, in tutta Italia avremo la Primavera nei Borghi. Il nostro slogan sarà :“Conoscere la bellezza e promuovere la ricchezza ambientale e architettonica”. Nelle Marche, con i volontari della sede Archeoclub d’Italia di Comunanza visita al Centro Storico a “Un Castello sul fiume Aso”. E ancora nelle Marche il borgo di Pievefavera con circa 1600 abitanti”.
Saranno tanti gli eventi con visite speciali ai borghi.
Fiorella Paino (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Marca di Camerino):“Vedremo il borgo di Pievefavera con circa 1600 abitanti”.
Alessandro Berluti (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Marca di Mondolfo):“ A Mondolfo, sarà visitabile il Monumento Nazionale Abbazia di San Gervasio. Solo da pochi giorni ed esattamente nei primi di Aprile sono stati ultimati i lavori di riqualificazione che hanno comportato il recupero del piano pavimentale della cripta, ed il resttauro del più grande sarcofago ravennate delle Marche”.
Stefania Cespi (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Comunanza):“ “A Comunanza vedremo un Castello sul fiume Aso” ad iniziare dalle ore 15 e 30 ”.
Enrico Pierantognetti (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Corinaldo):“ Inizieremo alle ore 16 e 30. A Corinaldo il Palazzo Comunale è un notevole e imponente esempio di architettura neoclassica. Costruito su progetto dell’architetto Francesco Maria Ciaraffoni”.
Donatella Donati Sarti (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ripatransone):“ Visita ai torrioni del Balzo e visita guidata al borgo di Ripatransone ”.
“ Durante le camminate, le escursioni, le visite, ricorderemo Papa Francesco ed i valori testimoniati dalle encicliche papali come la Laudato Sì e il nostro slogan sarà :“Conoscere la bellezza e promuovere la ricchezza ambientale e architettonica”. Nelle Marche ”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia.
Nelle Marche visita al Borgo Medievale di Pieve Favera.
“C’è un borgo che si chiama Pieve Favera, è nelle Marche. Visiteremo uno dei Castelli di Caldarola in provincia di Macerata e che si affaccia sul lago di Caccamo. Il borgo di Pievefavera è un luogo ricco di storia e fascino. La sua posizione strategica, a 450 metri su uno sperone roccioso sulla valle del Chienti, lo rendeva un punto di controllo importante per le vie di comunicazione. Le prime testimonianze storiche risalgono all’epoca romana come testimoniato dai resti di una villa rustica di età tardo imperiale e dai reperti archeologici oggi conservati nel locale antiquarium. Sviluppatosi in epoca medievale (XIII sec.), conserva ancora la struttura di ‘castel murato’ – ha dichiarato Fiorella Paino, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Marca di Camerino – con tre cortine e quattro torri. Insieme ai vicini borghi di Bistocco e Valcimarra, faceva parte di una rete di castelli che controllavano la viabilità della valle sottostante. Durante il Medioevo, Pievefavera rivestì una notevole funzione religiosa, anche per la presenza di una pieve, ovvero una chiesa con giurisdizione su un vasto territorio circostante. Nei secoli XIV e XV, il borgo rientrò nelle pertinenze della famiglia da Varano, signori di Camerino e di un vasto territorio. Nel corso dei secoli, Pievefavera ha subito diverse trasformazioni, mantenendo però intatto il suo impianto medievale con strette vie e case in pietra. Oggi, Pievefavera si affaccia sul Lago di Caccamo, invaso artificiale realizzato nella seconda metà del XX secolo. L’abitato costituisce un borgo tranquillo e suggestivo, circondato da uliveti conosciuti per il cultivar Coroncina, olio molto apprezzato, ed è meta di visitatori che godono della sua bellezza storica e paesaggistica”.
A Mondolfo, tra i borghi più belli d’Italia, visita all’Abbazia altomedievale di San Gervasio.
“A Mondolfo, sarà visitabile il Monumento Nazionale Abbazia di San Gervasio. Solo da pochi giorni ed esattamente nei primi di Aprile sono stati ultimati i lavori di riqualificazione che hanno comportato il recupero del piano pavimentale della cripta, ed il restauro del più grande sarcofago ravennate delle Marche oltreché il miglioramento dell’accessibilità al sotterraneo. E’ l’Abbazia altomedievale di San Gervasio, dalle origini paleocristiane e sorge a Mondolfo, nelle Marche, inserito tra i borghi più belli d’Italia. Il luogo più suggestivo è la cripta sorretta da un’unica colonna in marmo. Al centro della cripta c’è il più grande sarcofago di stile ravennate – ha affermato Alessandro Berluti, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Mondolfo – che sia presente nelle Marche e che esprime, nelle sue raffigurazioni, la fede dei primi cristiani. Infatti è incisa la Croce, ma anche sono incisi i pavoni, il labaro costantiniano, l’edera. Tradizione vorrebbe che tale sarcofago, risalente al VI sec., possa conservare il corpo di San Gervasio. In occasione della Primavera nei Borghi, in programma Domenica 27 Aprile, ma che a Mondolfo si svolgerà il giorno prima ed esattamente Sabato 26 Aprile, ci sarà la grande possibilità di visitare il Monumento, inoltre accompagnati da esperti in storia dell’arte e beni culturali”.
A Mondolfo il più grande sarcofago in stile ravennate, presente nelle Marche.
“A Mondolfo, nelle Marche, per “Primavera nei Borghi con Archeoclub d’Italia” sarà visitabile il Monumento Nazionale Abbazia di San Gervasio. Giornata davvero speciale quella di sabato 26 aprile 2025 per questo evento straordinario coordinato dalla sede locale dell’Archeoclub, col patrocinio del Comune di Mondolfo, che cade nella secolare data della festa annuale dell’Abbazia, ricorrente il sabato in albis, cioè il sabato dopo Pasqua. Dalle ore 15 alle ore 17 sarà possibile la visita libera al monumento nazionale – ha continuato Berluti – uno dei luoghi più antichi dell’intera chiesa senigalliese, da cui si irradiò il cristianesimo nell’intera Valcesano, potendovi ammirare il più grande sarcofago ravennate presente in tutta la Regione Marche, in una architettura legata alla stazione di posta di epoca romana di Ad Pirum Filumeni, sul luogo raffigurata dalla famosissima Tabula Peutingeriana, l’antico itinerario stradale di epoca romana di cui l’abbazia conserva una riproduzione a grandezza naturale. Due, poi, le visite accompagnate dai volontari al gioiello romanico della Valcesano il 26 aprile, aperto al pubblico a partecipazione libera e gratuita, senza prenotazione, con partenze gruppi alle ore 15,15 e ancora 16,15. Dall’abbazia, la visita potrà poi continuare liberamente a Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia, fra arte, storia, tradizioni della città fortificata sul mare. Info: www.castellodimondolfo.it – www.comune.mondolfo.pu.it ”.
A Comunanza un Castello sul fiume!
“Domenica 27 Aprile, a Comunanza, visita al Centro Storico – “Un Castello sul fiume Aso” ad iniziare dalle ore 15 e 30 con ritrovo in Piazza IV Novembre con visita guidata al Centro Storico con camminamento sul fiume – ha affermato Stefania Cespi, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Comunanza – visite alla Chiesa di Santa Caterina, al Museo Sistino e alla Biblioteca Civica”.
A Corinaldo – Domenica 27 Aprile – visita al Palazzo Comunale di fine settecento.
“ Inizieremo alle ore 16 e 30. A Corinaldo il Palazzo Comunale è un notevole e imponente esempio di architettura neoclassica. Costruito su progetto dell’architetto Francesco Maria Ciaraffoni (Fano 1720 – Ancona 1802) tra il 1784 e il 1791 e sotto la direzione del capomastro Pietro Belli di Jesi, il Palazzo Comunale sorge sul luogo dove in precedenza si trovava il Palazzo Priorale, nonché numerose altre proprietà private acquistate per consentire la costruzione di un edificio dalla notevoli dimensioni. Del progettista, che si rifà agli esempi del Vanvitelli – ha annunciato Enrico Pierantognetti, Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Corinaldo, nelle Marche – è stato scritto essere autore di opere caratterizzate da corrette proporzioni, sobrietà formale e linearità sintattica, peculiarità che, unitamente ad una non superficiale cultura artistica e aggiornamento stilistico, lo elevano di molto al di sopra del gruppo coevo dei “vanvitelliani” marchigiani. Un architetto non privo di originalità e gusto. Di lui Palazzo Milo in Ancona (1759); il convento di San Francesco a Fano (1762 – 1764); la chiesa del SS. Sacramento (1770 – 1776) e la chiesa e il convento di San Francesco delle Scale (1778 – 1780) ad Ancona; la chiesa di Santa Maria Assunta (1776 – 1783) a Barbara; il convento di S. Floriano dei minori conventuali (1781 – 1784) e il teatro Pergolesi (1790 – 1798) a Jesi. La visita del 27 aprile prossimo consentirà di conoscere e apprezzare la bellezza di questo straordinario monumento che l’Archeoclub di Corinaldo racconterà ai visitatori”.
A Montegiorgio la Primavera nei Borghi sarà Sabato 26 Aprile.
Dalle ore 15 e 30, con Archeoclub d’Italia sede di Montegiorgio, trekking di 6 km da Montegiorgio al castello di Alteta, di circa 6 km, camminando su una strada di campagna. Arte, storia e natura. Si partirà alle 15,30.
A Ripatransone – Domenica 27 Aprile visita guidata al borgo e ai torrioni del Balzo!
“ Visita ai torrioni del Balzo e visita guidata al borgo di Ripatransone – ha affermato Donatella Donati Sarti, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Ripatransone – con appuntamento presso ì torrioni del Balzo dalle ore 17 e 30”.
Per interviste:
Maria Rita Acone – Referente de La Primavera nei Borghi di Archeoclub d’Italia – Tel 340 – 2522184.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.