Le pietre di Messina, la città ferita nel 1908 dal più importante terremoto avvenuto sul territorio nazionale. Archeoclub D’Italia continua a concentrare l’attenzione sull’importanza delle pietre identitarie.
Rosanna Trovato (Presidente Archeoclub D’Italia sede Area Integrata dello Stretto):“ Le pietre ci parlano. Possono dire più di mille parole. Sono davvero il filo conduttore del “costruito”, l’elemento più semplice e più antico che possa permetterci di ricostruire la storia di una città. Dalla Badiazza a San Francesco all’Immacolata, dal Monte di Pietà al Duomo, agli edifici della ricostruzione, la storia dell’edilizia messinese dall’epoca greca al novecento vede la “Pietra di Baùso” protagonista, insieme al “calcare a polipai”, dell’architettura della Messina che fu”.
“”Messina e la memoria storica del costruito: pietre identitarie per raccontare il territorio. Le pietre ci parlano. Possono dire più di mille parole. Sono davvero il filo conduttore del “costruito”, l’elemento più semplice e più antico che possa permetterci di ricostruire la storia di una città. Dalla Badiazza a San Francesco all’Immacolata, dal Monte di Pietà al Duomo, agli edifici della ricostruzione, la storia dell’edilizia messinese dall’epoca greca al novecento vede la “Pietra di Baùso” protagonista, insieme al “calcare a polipai”, dell’architettura della Messina che fu. La storia di Messina violentemente distrutta dai grandi sismi del 1783 e 1908 è la storia di quelle costruzioni e di quei materiali impiegati per la realizzazione di numerosi edifici. Il recupero e la conservazione di questi rappresenta un continuum evolutivo del costruito poiché le pietre raccontano le storie felici e tristi della città. Per questo motivo, Archeoclub D’Italia ha chiamato al confronto l’Amministrazione Comunale di Messina, l’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, l’Ordine degli Architetti Pianificatori e Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Messina, la Fondazione Architetti nel Mediterraneo di Messina, il Liceo Classico “La Farina” ed il Liceo Artistico “Basile”, e vede la partecipazione del Museo della Fauna dell’Università degli Studi di Messina”. Lo ha annunciato Rosanna Trovato, Presidente Archeoclub D’Italia sede Area Integrata dello Stretto.
Un’azione sulle pietre identitarie che è stata avviata dalla sede di Archeoclub D’Italia di Cefalù con studio, ricerche, laboratori riguardanti la pietra lumachella di Cefalù.
Per interviste:
Rosanna Trovato – Presidente Archeoclub d’Italia sede Area Integrata dello Stretto – Tel 320 – 057 0740.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.