Nella MareNostrum esposto anche un pizzino scritto dagli scafisti.
Nel link video – foto gallery e interviste https://wetransfer.com/downloads/6f2a1a1f632c556f1e3af56ff1f8656720240524102826/7d8e43d3d41aa7bdbfa7f18c4255f44c20240524102902/d8f7ff
Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale di ArcheoClub D’Italia ) : “Il nostro modello è questo, portando la cultura ai giovani, la conoscenza ai giovani. Siamo convinti che anche attraverso la divulgazione del patrimonio culturale ed ambientale, attraverso l’impegno sociale, si possa fare prevenzione sull’illegalità. A Palermo, gli studenti saliti a bordo della MareNostrum Dike, hanno anche letto il pizzino degli scafisti. Abbiamo voluto lasciare il pizzino per far comprendere, alle nuove generazioni, la barbarie di questi criminali che trafficano e trafficavano persone. A bordo abbiamo mostrato anche la tavola dei venti, preparata da Archeoclub D’Italia con quattro imbarcazioni appartenute a quattro epoche diverse per narrare la storia legata anche al commercio, alle relazioni umane. Oggi c’è MareNostrum Dike, luogo di bellezza, legalità, conoscenza e non più di sofferenza. Il nostro modello è basato sulla conoscenza portata ai ragazzi. Ad esempio, sempre in Sicilia, a Paternò, una scuola divenuta museo con esposizione di reperti archeologici mai mostrati e che erano nei depositi della Soprintendenza”.
C’è il modello targato Archeclub D’Italia
A Palermo, nel giorno dell’attentato al giudice Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo, alla scorta, ben 200 studenti delle scuole siciliane, sono saliti a bordo della MareNostrum Dike, ma a Paternò fino al 29 Aprile una scuola è museo con esposizione di tanti reperti archeologici mai esposti.
“Il modello Archeoclub D’Italia è quella di favorire la conoscenza, di andare dai ragazzi, di andare presso coloro i quali non hanno opportunità per conoscere e soprattutto di reinserire le persone attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico, ambientale, anche paesaggistico. A Palermo, ad esempio, agli studenti abbiamo mostrato anche un pizzino scritto da uno degli scafisti, dalla cui lettura emerge tutta la loro brutalità. Le persone che venivano caricate su questa imbarcazione, non dovevano vedere. Sul pizzino, uno degli scafisti ha scritto che si mettevano a copertura con il proprio corpo non per tutelare la vita della persona ma perchè i bambini, gli anziani, tutti coloro i quali erano sull’imbarcazione non dovevano vedere a che punto fosse il viaggio. Noi abbiamo voluto dare un messaggio di legatità ed è per questo che abbiamo voluto le nuove generazioni. L’Oceanis 473 era imbarcazione della sofferenza, della disonestà, della illegalità. Dal bigliettino che noi abbiamo messo in cornice con la grafia originale, abbiamo la storia di questa Motovela. Gli scafisti trafficavano persone, ben 115 per ogni volta e sulla tratta dalla Turchia. L’Oceanis è stata sequestrata, confiscata e la Procura della Repubblica di Ragusa l’ha data in custodia ad Archeoclub D’Italia che l’ha rigenerata ed oggi è diventata Marenostrum Dike, presidio di legalità. Marenostrum dal nome del nostro Dipartimento marino, MareNostrum e Dike dal nome della dea della Giustizia nella mitologia greca. Agli studenti, ben 200 delle scuole siciliane, abbiamo mostrato un video con il quale raccontiamo tutte le attività sociali, culturali e di promozione del territorio che stiamo facendo. Ad esempio il progetto Bust Busters, ideato da Archeoclub D’Italia e che ci vede in collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile della Campania, con Marina Militare, con Corpo Militare dell’Ordine di Malta, impegnati nel reinserimento in società dei ragazzi dell’Area Penale di Napoli. Siamo arrivati già a 20 ragazzi, diventati sub attraverso corsi di teoria e di pratica. Agli studenti abbiamo mostrato la tavola dei venti sulla quale abbiamo riprodotto quattro navi diverse, di quattro epoche storiche diverse. A Paternò, fino al 29 Aprile avremo più di 50 reperti archeologici mai mostrati prima. La Francesco De Sanctis, è così museo di archeologia. I reperti esposti nelle aule, per una mostra per la quale basta prenotarsi per ammirare reperti di migliaia di anni”. Lo ha dichiarato, a Palermo, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
A Palermo ben 200 studenti delle scuole siciliane, nell’ambito della Giornata Nazionale della Legalità, hanno ascoltato storie di luce, ma anche di illegalità e di sofferenza. Sono saliti a bordo della Marenostrum Dike, entrando in una sorta di luogo della memoria.
“Lo abbiamo voluto nel 32° Anniversario della strage di Capaci, nel giorno in cui morirono il giudice Giovanni Falcone – ha affermato Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – la moglie Francesca Morvillo, la scorta. E la MareNostrum Dike ha attraccato presso quello che oggi è il Molo Trapezoidale di Palermo. Ma proprio qui sbarcavano i Fenici a partire dall’VIII secolo a. C. E dunque il nostro obiettivo è far maturare nelle giovani generazioni la conoscenza culturale e storica di questi splendidi territori”.
Ad accogliere gli studenti c’era anche Umberto, ragazzo dell’Area Penale di Napoli che sta credendo fortemente in una nuova vita. Proprio Umberto è rimasto affascinato dalla bellezza del patrimonio paesaggistico della costa della Magna Grecia, imbattendosi e filmando un gruppo numeroso di delfini.
“Stiamo lavorando per questo. Per dare alle nuove generazioni un messaggio chiaro, in quanto pensiamo che il vivere la cultura, con la partecipazione attiva, possa rendere migliore la società. Abbracciamo la legalità ma soprattutto vogliamo diffondere legalità. Sull’Oceanis i criminali facevano tratta di essere umani, poi è stata sottoposto a sequestro e confisca. Oggi quell’inbarcazione non c’è – ha dichiarato Innocente Cataldi, Consigliere Nazionale di Archeoclub D’Italia – nel senso che oggi esiste MareNostrum Dike . Abbiamo iniziato un percorso di legalità, partendo dal mare e da quei ragazzi che vogliono riscattare qualche periodo buio di una loro vita precedente. Dunque il riscatto c’è, esiste, è possibile e noi lo abbiamo voluto evidenziare a Palermo nel giorno dell’attentato al giudice Falcone, a Francesca, alla scorta”.
Per Interviste –
Fortunata Flora Rizzo – Vice Presidente Nazionale di ArcheoClub D’Italia – Tel 338 – 9310216.
Francesca Esposito – Referente Attività Sociali di MareNostrum – ArcheoClub D’Italia – Tel 329 – 0356215.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.