Immagini e ricerche nel webinar di Archeoclub D’Italia – Venerdì 12 Aprile – ore 18.
Relatrice Dott.ssa Matilde Carrara, archeologa, condurrà la Prof.ssa Carla Sisto, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Formello.
“La Villa di Livia a Prima Porta sorge a nord di Roma, su un’altura tufacea, dominante la piana del Tevere, all’incrocio tra le antiche vie Flaminia e Tiberina. Grazie alle fonti storiche si conoscono l’esatta collocazione topografica della Villa Caesarum, al nono miglio della via Flaminia, e la sua denominazione “ad gallinas albas”, in ricordo del noto prodigio occorso a Livia, quando, stando seduta, ricevette in grembo una gallina di notevole bianchezza che un’aquila aveva lasciato cadere dall’alto, illesa, e che teneva nel becco un ramo di alloro carico delle sue bacche.
Il prodigio avvenne secondo Svetonio mentre Livia si recava nei suoi possedimenti nella campagna veientana dopo le nozze con Ottaviano, vale a dire dopo il 17 gennaio del 38 a.C., data del matrimonio, oppure per Plinio durante il loro breve periodo di fidanzamento, tra il 23 settembre del 39 a.C e il 17 gennaio dell’anno seguente”. Lo ha affermato Carla Sisto Canali, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Formello.
Una straordinaria conoscenza.
“La villa e si compone di due “blocchi” quadrangolari, uno destinato a verde, il c.d. Giardino Grande e l’altro a residenza (pars urbana). Quest’ultima si articola in tre distinte zone funzionali: gli ambienti privati, raccolti intorno all’atrio e al piccolo giardino augusteo, quelli di rappresentanza delimitanti l’ampio peristilio e l’esteso impianto termale, con una continuità di vita dal periodo tardo-repubblicano ad almeno il V secolo d.C.
Gli ampi spazi destinati a giardino ben rispecchiano il raffinato gusto della coppia imperiale – ha concluso la Sisto – poiché, come dice Svetonio (Aug. 72.6), Augusto “…si sentiva oppresso dai palazzi vasti e lussuosi …; abbellì i suoi propri, per quanto modesti, non tanto con statue e dipinti quanto con portici e boschetti…” L’amore per il verde trova diretto riscontro nel celebre affresco del vano semipogeo con veduta continua di giardino, modello per tutte le successive raffigurazione con questo soggetto. La lussureggiante vegetazione con alberi da frutto e ornamentali, fiori e cespugli, rallegrata dal volo di uccellini si staglia sullo sfondo di un cielo turchese. L’affresco, staccato nel 1951 a scopo conservativo, è oggi esposto al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a Roma.
Le ricerche archeologiche, condotte tra il 2002 e il 2012 dalla Soprintendenza di Roma, hanno portato alla scoperta di nuovi settori, alla definizione di altri già esplorati e alla individuazione di nove fasi di interventi dalla tarda età repubblicana al VI secolo d.C.
Ecco come assistere
E’ necessario prenotarsi entro e non oltre le ore 17 del medesimo giorno al seguente link (compilando i campi indicati):
Link di iscrizione https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZckc-qhrzIuE9PwCl4dZtr0EzpAKiDiYj0V
Successivamente alla prenotazione, sulla propria mail, arriverà entro le 17,30 del 12.04.2023, la conferma di accettazione al webinar interessato.
Per motivi legati alla corretta gestione della piattaforma NON VERRANNO ACCETTATE PRENOTAZIONI OLTRE L’ORARIO INDICATO.
Per Interviste –
Carla Sisto Canali – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Fornello – Tel 380 – 5315224.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.