L’Archeoclub D’Italia – sede AREA INTEGRATA DELLO STRETTO – nell’anno sociale 2023, al fine di promuovere e valorizzare i beni archeologici, storico-architettonici e ambientali presenti nel territorio, e di implementarne la fruizione, dota di QRcode il pannello didattico della Fontana Senatoria
L’elegante fontana si compone di un fusto rastremato, articolato in una serie di raccordi con cornici a scanalature, fogliette e perline, su cui poggia una vasca circolare percorsa da baccellature convesse; sotto il labbro della coppa sono scolpiti sette cartigli, ornati da volute e conchiglie, recanti la data 1615 e i nomi dei Senatori di Messina che commissionarono l’opera: Giovan Francesco Lo Giudice, Francesco Marullo, Bernardo Moleti, Tommaso Zuccarato, Marcello Cirino, Vincenzo Di Celi. Si tratta degli stessi giurati che durante il loro mandato curarono particolarmente la distribuzione della rete idrica sostenendo tra il 1614 e il 1615 la realizzazione di altre quattro fontane dislocate sul fronte a mare della città. L’annalista Caio Domenico Gallo informa che la fontana, in origine sorta in piazza della Giudecca, si trovava a metà Settecento nella piazza di Porta Reale, il monumentale ingresso aperto nel tratto di mura a nord della città a ridosso del forte di Realbasso. Tale ubicazione è documentata a partire dalla seconda metà del Seicento oltre che dalle citazioni della storiografia locale dalle rappresentazioni cartografiche di Messina. In alcune di esse, in un’area corrispondente nella planimetria attuale a quella occupata orientativamente dall’ex Convitto Dante Alighieri, si scorge al centro di uno slargo in prossimità della porta, la simbolica sagoma della fonte, caratterizzata da una struttura più complessa di quella attuale.
Interessata da rimaneggiamenti nella prima metà del XIX secolo, fu probabilmente smontata dopo il 1853 a seguito delle trasformazioni succedute alla demolizione di Porta Reale e del vicino baluardo. Gaetano La Corte Cailler, recatosi nel 1902 ai Magazzini Generali, costruiti nel 1878 accanto alla Dogana, per “vedere i pezzi della grandiosa fonte già a Portareale” allo scopo di proporne la ricomposizione, nota “ammonticchiati tanti marmi sparsi qua e là, con un bel bacino elegante con i nomi dei Senatori, e i pezzi del pilastro centrale decorato con delfini e i lati della vasca”, elementi questi ultimi di cui si sono perse le tracce. Da una proposta di spostamento in una sede più consona, risalente al 1933, si apprende della presenza della fontana in piazza Palazzo Reale, nei pressi della dogana. Il trasferimento sul fianco sud del Palazzo Municipale fu effettuato realmente nel 1937, in occasione del passaggio di Mussolini da Messina. A seguito dell’ultima sistemazione i pezzi superstiti della fonte furono montati entro un ampio bacino in cemento innalzato su tre gradini e fu collocata la pigna terminale al centro della vasca.
The Senate’s Fountain
THE SENATE’S FOUNTAIN
Messina
This elegant fountain dated 1615 consists of a shaft decorated with grooves, leaves and little pearls. Along the edge of a circular basin are written the names of the Senators who commissioned the fountain and are carved scrolls embellished with volutes and shells.
These Senators left to the town of Messina between 1614-1615 not only the degrees to build other four fountains along the sea front but essentially the realization of the water system for the town.
In the second half of the 17th century the fountain was placed in the Giudecca Square.
In the middle of the 18th century it was located in the Royal Palace Square near the Customs House.
In 1937 , during the visit of Mussolini it was transferred to the south side of the Town Hall building.
Through remains of valuable parts , the fountain was reassembled carefully and a large basin, placed on three levels, is now hosting the terminal cone.