Archeoclub D’Italia lancia la giornata dei Borghi “Da Borgo in Borghi” il 21 Aprile con trekking tra patrimonio naturalistico e archeologico – culturale.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “Andremo a conoscere quei paesi che non hanno un unico borgo. Partiremo dal borgo per poi entrare e visitare i singoli borghi che compongono un unico paese. In Italia abbiamo molti paesini che al loro interno hanno più borghi, diversi da essere frazioni. Il 21 Aprile, i cittadini, i turisti potranno partecipare a “Da Borgo in Borghi”, un’intera giornata in compagnia di storici, archeologi, esperti con i quali cammineremo entrando in monumenti e siti situati in borghi che sono in un borgo”.
“Da Borgo in Borghi” – in tutta Italia – 21 Aprile con Archeoclub D’Italia –
Nazarena Acquaroli Cerone (Presidente Archeoclub D’Italia sede Morrovalle nelle Marche) : “Nelle Marche, partiremo dal borgo di Morrovalle millenario con il suo Castello e entreremo nei Borghi di Santa Lucia e San Claudio al Chienti, tra reperti archeologici risalenti agli antichi piceni, strade glareate romane, e l’Abbazia del V – VI secolo. Dunque più borghi, più epoche, in un solo paese”.
Tutte le info saranno sul sito di Archeoclub D’Italia e sulle pagine social di Archeoclub D’Italia.
“Il 21 Aprile terremo “Da Borgo in Borghi”, sarà un lungo cammino in tutti quei borghi che hanno la particolare esistenza di frazioni. Dunque un borgo, all’interno del quale ci sono tanti, piccoli borghi. Andremo alla conoscenza di questi centri originali, ricchi di patrimonio naturalistico, geologico, archeologico e monumentale, la cui caratteristica è quella di avere tanti borghi in un unico paesino. Per questo l’evento che, Archeoclub D’Italia, lancia per la prima volta in Italia è “Da Borgo in Borghi”. Dunque si partirà dalla parte centrale di un borgo per poi raggiungere e conoscere i vari borghi che compongono quell’unico paese. E’ un andare verso il patrimonio culturale delle zone decentrate, periferiche. L’evento sarà alla prima edizione”. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Ad esempio a Morrovalle si andrà verso i Borghi di Santa Lucia e di San Claudio al Chienti.
“Avremo visite al borgo di Morrovalle, nelle Marche la cui origine più accreditata è quella che sia sorto come un luogo fortificato , un “ castrum”nato come antico Borgo medievale costituito da un rifugio e una alta torre che dominava la vallata del fiume Chienti in cui transitavano gli eserciti militari. Il 21 Aprile, per l’evento nazionale di Archeoclub D’Italia, entreremo nei vari borghi di Morrovalle e dunque nel Borgo di Santa Lucia e nel Borgo di San Claudio al Chienti. Morrovalle è un borgo molto antico. Troviamo i primi documenti storici su Murri de Valle intorno all’anno mille – ha affermato Nazarena Acquaroli Cerone – allorchè le popolazioni, a seguito del passaggio delle orde barbariche nelle vallate del fiume Chienti, avevano trovato rifugio sulle colline limitrofe, più sicure e meglio difendibili. Morrovalle diviene così un tipico insediamento medievale composto DA UN CASTELLO E UN BORGO. Nel 1053 arriverà dalla Germania Wuarnerio dei conti di Lenzurg a combattere , in aiuto del Papa Leone IX, contro i Normanni. Morrovalle era sicuramente “ luogo forte” a quel tempo. Il Castello di Morro occupava una posizione strategica e di controllo lungo la vallata del Chienti , tanto che verrà rivendicato e riacquisito dal Vescovo di Fermo a seguito della “SENTENTIA SUPER CASTRO MURRI” emessa il 22 Febbraio 1164 nella Chiesa di San Paterniano presso Fano, alla presenza dell’Imperatore Federico Barbarossa”.
Dal Borgo ai Borghi di Santa Lucia e San Claudio. Rinvenuti reperti archeologici degli antichi Piceni e strade glareate romane.
“Tratteremo poi del Borgo di Santa Lucia in Morrovalle in cui è tuttora esistente un particolare edificio di culto religioso risalente alla fine del 1800. La zona poi ha acquisito di recente particolare attrazione a seguito di scavi per il tracciato del gasdotto . Infatti sono stati rinvenuti reperti archeologici degli antichi Piceni – ha continuato Nazarena Acquaroli Cerone – e strade glareate romane (che con molta probabilità conducevano al Tempio di Apollo di cui sono state trovate l’antico Tesaurus e una gemma in ematite in cui è raffigurato un individuo che suona la cetra.
Si procederà poi verso il non distante Borgo di San Claudio al Chienti, in cui è tuttora presente un’Abbazia, edificio romanico risalente al V-VI secolo. Si tratta di una delle più importanti ed antiche testimonianze dell’architettura romanica delle Marche. La Chiesa sarebbe identificata come la cappella palatina della regia imperiale di Aquisgrana ai tempi di Carlo Magno. In sostanza sarebbe stata la sede della corte carolingia ed epicentro del rinato impero Romano”.
Per Interviste –
Nazarena Acquaroli Cerone – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Morrovalle nelle Marche – Tel 338 – 937 6511.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.