Anche il Corso di Laurea in Architettura del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo aderisce al progetto – pilota, di Archeoclub D’Italia, sulle pietre identitarie.
In Sicilia, domani, Sabato 17 Febbraio, a Cefalù, presentazione alla stampa del progetto pilota sulle pietre identitarie che prevede anche la formazione del cittadino del posto.
Renata Prescia (Ordinario del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo ) : “Condividiamo questo progetto, sulla pietra lumachella di Cefalù, perché crediamo che l’identità passi attraverso la materialità e cose concrete e non su valori astratti e come tali di percezione soggettiva; perché le nostre città, piccole o grandi che siano, sono fatte di questa materia e le comunità vivono, riconoscono, utilizzano questi spazi”.
Partner del progetto : Tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cefalù, Diocesi di Cefalù, Archivio Storico Diocesano di Cefalù, Cooperativa Il Segno- Itinerarium Pulchritudinis, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura, Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global Geopark, Fondazione Culturale Mandralisca.
Stefania Randazzo (storico dell’arte – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Cefalù) : “Nasce a Cefalù, in Sicilia, il progetto – pilota sulle pietre identitarie, che prevede anche la formazione del cittadino del territorio e contribuirà alla nascita di percorsi ed itinerari, creando una rete di siti e luoghi caratterizzati, in questo caso, dalla presenza della pietra lumachella. Dunque una mappatura, con studio della pietra e attività formative per il cittadino comune che potrà, in questo modo, conoscere la caratteristica geologica del territorio nel quale vive preservandone il patrimonio ambientale, naturalistico e monumentale”.
E la conferenza stampa avrà luogo proprio in una scuola! Sabato 17 Febbraio – ore 11 – a Cefalù – conferenza stampa di presentazione del progetto triennale – “ALLE FONTI DELLA NOSTRA STORIA. LE PIETRE IDENTITARIE”. – Istituto comprensivo N. Botta plesso Rosario Porpora.
Interverranno: Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, Pietro Piraino, Direttore Archivio Storico Diocesano, Renata Prescia, Presidente Corso di Laurea in Architettura dell’Università di Palermo, Salvatore Caltagirone, Commissario Ente Parco delle Madonie ed interverrà anche l’Ordine dei Geologi della Sicilia.
Nel link foto di siti e luoghi con la pietra lumachella di Cefalù https://wetransfer.com/downloads/7b92cfab886f0a799f120b9668d7956b20240211114102/9bd52aaee6008939bff1f6af34d9208f20240211114207/587ae5
“Condividiamo questo progetto, sulla pietra lumachella di Cefalù, perché crediamo che l’identità passi attraverso la materialità e cose concrete e non su valori astratti e come tali di percezione soggettiva; perché le nostre città, piccole o grandi che siano, sono fatte di questa materia e le comunità vivono, riconoscono, utilizzano questi spazi. Questo significa al contempo anche curare queste pietre, assicurarne la manutenzione e conservazione, il recupero, ma anche il recupero di una cultura costruttiva e una tradizione artigianale, che al pari dell’innovazione, deve essere salvaguardata e non dispersa. Il Dipartimento universitario di Architettura e nello specifico il Corso di Studi in Architettura, per queste considerazioni, non può che supportare questo progetto, assicurando la dimensione dello studio approfondito, in questo caso sulla pietra lumachella di Cefalù, che costituisce certamente una cifra identitaria del suo eccezionale centro storico, peraltro sito UNESCO con il Duomo”. Lo ha annunciato Renata Prescia, ordinario del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
Domani, a Cefalù, in Sicilia, conferenza stampa di presentazione del progetto – pilota sulle pietre identitarie. E la conferenza stampa avrà luogo proprio in una scuola! Sabato 17 Febbraio – ore 11 – a Cefalù – conferenza stampa di presentazione del progetto triennale – “ALLE FONTI DELLA NOSTRA STORIA. LE PIETRE IDENTITARIE”. – Istituto comprensivo N. Botta plesso Rosario Porpora.
Interverranno tutti i partners del progetto : Tutte le scuole di ogni ordine e grado di Cefalù, Diocesi di Cefalù, Archivio Storico Diocesano di Cefalù, Cooperativa Il Segno- Itinerarium Pulchritudinis, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura , Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global Geopark , Fondazione Culturale Mandralisca
“Nasce a Cefalù, in Sicilia, il progetto – pilota sulle pietre identitarie, che prevede anche la formazione del cittadino del territorio e contribuirà alla nascita di percorsi ed itinerari, creando una rete di siti e luoghi caratterizzati, in questo caso, dalla presenza della pietra lumachella. Dunque una mappatura, con studio della pietra e attività formative per il cittadino comune che potrà, in questo modo, conoscere la caratteristica geologica del territorio nel quale vive preservandone il patrimonio ambientale, naturalistico e monumentale. Il progetto, attraverso azioni diversificate per target di riferimento e tempi di attuazione e un’ampia partnership ( istituzioni culturali e scolastiche, Università, ordini professionali a livello nazionale e regionale) intende creare una consapevolezza nel modus operandi dei liberi professionisti e delle amministrazioni e determinare la nascita di processi culturali identitari finalizzati alla tutela dei beni culturali e monumentali – ha dichiarato Stefania Randazzo, storico dell’arte e Presidente Archeoclub D’Italia sede di Cefalù – e alla rigenerazione e riqualificazione urbana soprattutto dei piccoli centri. La pietra “lumachella”, cavata dalla grande “Rocca” che sovrasta Cefalù, è il materiale impiegato per la costruzione degli edifici più antichi e per le imponenti fortificazioni dette “mura megalitiche”, per i cippi funerari della necropoli ellenistica nonché per le fondamenta del Duomo arabo normanno e di antiche abitazioni. Si ritrova nei partiti architettonici di chiese e palazzi, nella pavimentazione stradale, negli arredi almeno fino agli anni ’50 del novecento, costituendo quindi con la sua colorazione e il suo aspetto l’elemento più significativo per la caratterizzazione dell’identità di questo luogo”.
Siamo in presenza di un progetto di grandi dimensioni per la sua importanza.
“Il progetto prevede tre linee principali: 1 – Parte scientifica, partner: Archivio Storico Diocesano di Cefalù, Università di Palermo Corso di laurea in Architettura e Ordine regionale dei Geologi: creazione di un gruppo di lavoro all’interno dell’associazione che si occupi di stabilire i criteri di azione per la mappatura e schedatura dei manufatti sia nella pavimentazione che nei prospetti degli edifici del centro storico di Cefalù con l’obiettivo di rilevare l’ubicazione – ha continuato Stefania Randazzo – il numero, la tipologia degli elementi, le modalità di lavorazione, collocazione e posa e lo stato di conservazione; creazione di una documentazione completa che includa l’aspetto della tradizione artigianale approfondita attraverso interviste e ricerca documentaria; sviluppo di collaborazioni con l’Ordine dei Geologi, l’Università di Palermo, Archivio storico diocesano di Cefalù, con l’obiettivo di promuovere incontri di formazione rivolti ai docenti delle scuole partner, ai soci, alla cittadinanza che approfondiscano i vari aspetti paleontologico, mineralogico, archeologico, storico artistico, conservativo; elaborare proposte concrete da sottoporre all’Amministrazione comunale, all’Assessorato Territorio e Ambiente, Assessorato ai beni culturali finalizzate alla conservazione e tutela degli elementi in pietra lumachella. Poi avremo la Didattica con partner: Archivio Storico Diocesano di Cefalù , Università di Palermo Corso di laurea in Architettura, Ordine regionale dei Geologi , Ente Parco delle Madonie Unesco Global Geopark. In questo caso l’obiettivo sarà quello di divulgare, attraverso incontri con gli studenti degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado le conoscenze e i nuovi studi sulla pietra lumachella e sulla rocca di Cefalù, promuovere la conoscenza e sensibilizzare sull’importanza della tutela gli studenti con progetti e attività laboratoriali diversificate in base ai livelli di competenza e ai programmi scolastici (scrittura creativa, rilievo grafico e fotografico, visite, esperimenti…). Infine avremo la Promozione/disseminazione con partner Diocesi di Cefalù, Cooperativa Il Segno – Itinerarium Pulchritudinis, Fondazione culturale Mandralisca. Dunque grandi partner, un grande progetto pilota per dare la possibilità di conoscere le Pietre Identitarie. Con questa conoscenza, il cittadino formato, comprenderà ancora di più l’importanza della tutela del patrimonio ambientale e culturale”.
Per Interviste
Stefania Randazzo – storico dell’arte – Presidente Archeoclub D’Italia sede di Cefalù – Tel 339 – 426 2255
Flora Fortunata Rizzo – Vice Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – Tel 338 931 0216.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.