Per la stampa che vorrebbe intervistare l’archeologo – a fine nota ci sono i contatti ufficio stampa Archeoclub D’Italia.
Comunicato Stampa.
Sabato 14 Ottobre – Ore 9 e 30 – Museo Nazionale Etrusco – Roma – Cerimonia per il Premio Internazionale Sabatino Moscati.
Premiato – Emmanuel Anati – archeologo internazionale di origine ebraica – fondamentali i suoi studi in Israele. Anati sta partecipando alla realizzazione, in Israele, del Centro di Ricerca per l’archeologia del deserto e delle regioni aride.
In base ai risultati dei suoi ritrovamenti nella penisola del Sinai, Anati ha avanzato l’ipotesi che il Monte Sinai biblico non sia da individuare nel Gebel Katherina ma in località Har Karkom.
Emmanuel Anati (archeologo ora in Israele ) : “Nel deserto del Negev, sta nascendo un Centro di Ricerche per l’archeologia del deserto e delle regioni aride. Sono territori dove l’assenza di popolamento favorisce la conservazione, anche in superficie, di tracce che non si preservano in aree intensamente frequentate e alterate dall’uomo, sono immensi musei naturali dove si trovano le testimonianze di migrazioni e di altre grandi avventure che hanno inciso sulla storia dell’umanità. Non a caso questo centro sta nascendo nel deserto del Negev, unico ponte di terra tra l’Africa e il resto del mondo, dove sono passati i primi ominidi usciti dall’Africa e i primi antenati dell’Homo sapiens”.
Sabato 14 Ottobre – ore 9 e 30 – inaugurazione Cerimonia – Premio Internazionale – Sabatino Moscati – Museo Nazionale Etrusco – Villa Giulia.
Sabato – 14 Ottobre – ore 12 e 30 briefing stampa con i premiati – a seguire meravigliosa visita al Museo Nazionale Etrusco aperta alla stampa.
Per la stampa che farà richiesta di accredito stampa, ci sarà la grande opportunità di visite al Museo Nazionale Etrusco – Sabato 14 Ottobre.
Sarà necessario presentare richiesta di accredito a ufficio.stampa@archeoclubitalia.org entro le ore 12 di Venerdì 13 Ottobre.
Sabato 14 Ottobre – Ore 9 e 30 apertura lavori – ore 12 Cerimonia Premio Internazionale – Sabatino Moscati. Ore 13 pranzo a buffet in uno scenario unico. Dalle ore 15 alle ore 17 visita al Museo Nazionale Etrusco.
“Sono in Israele. Nel deserto del Negev, sta nascendo un Centro di Ricerche per l’archeologia del deserto e delle regioni aride. Sono territori dove l’assenza di popolamento favorisce la conservazione, anche in superficie, di tracce che non si preservano in aree intensamente frequentate e alterate dall’uomo, sono immensi musei naturali dove si trovano le testimonianze di migrazioni e di altre grandi avventure che hanno inciso sulla storia dell’umanità. Non a caso questo centro sta nascendo nel deserto del Negev, unico ponte di terra tra l’Africa e il resto del mondo, dove sono passati i primi ominidi usciti dall’Africa e i primi antenati dell’Homo sapiens, dove si perpetuano gli esodi dalla notte dei tempi, a quello biblico del Monte Sinai, a quello dei disperati che ancora oggi lasciano l’Africa alla eterna ricerca di una Terra Promessa. Gli esodi dall’Africa che si ripetono da millenni, costituiscono uno dei grandi dilemmi della storia dell’uomo, ma sono anche quelli che hanno formato l’umanità odierna”. Lo ha affermato l’archeologo Emmanuel Anati, alla vigilia del Premio Internazionale dedicato a Sabatino Moscati, che lo vedrà protagonista. Anati, oggi è in Israele. L’archeologo di fama internazionale Anati ha avanzato l’ipotesi che il Monte Sinai biblico non sia da individuare nel Gebel Katherina ma in località Har Karkom. Siamo dinanzi ad una personalità dell’archeologia mondiale.
E su quanto sta accadendo in Israele:
“Dopo il genocidio delle Torri Gemelle abbiamo assistito alla notte del Bataclan, e ora agli sgozzamenti di donne e
bambini in Israele. A quando il prossimo capitolo di questa storia?
Dove? Dopo New York, Parigi, Tel Aviv, Dove? Nel frattempo – ha continuato Anati – eventi meno pubblicizzati in vari paesi dell’Africa, in Afghanistan, in
Pakistan, in Iran e altrove sono cronaca quotidiana”.
Ma l’Archeologia unisce e lo fa ancora di più il Premio Internazionale dedicato a Sabatino Moscati, grande archeologo italiano che con i suoi studi ha unito i popoli del Mediterraneo.
“L’Italia non ha deserti nel proprio territorio, ma le sue missioni archeologiche contribuiscono alla riscoperta di vicende dell’uomo nei Paesi dove operano – ha continuato Emmanuel Anati – contribuendo alla cultura mondiale. Ed è bene che gli appassionati di archeologia lo sappiano e ne seguano le vicende.
Il target di ogni disciplina è quello di procurarne il progresso. L’archeologia è oggi a una svolta. Sono trascorsi oltre 2 milioni di anni dai più antichi reperti archeologici, i primi utensili intenzionalmente sagomati dall’uomo; e i primi dati storici significativi che si associano ai ritrovamenti archeologici risalgono a 5000 anni fa. Prima, per oltre due milioni di anni, i reperti archeologici sono privi del supporto storico”.
Sabatino Moscati è l’archeologo che ha unito i popoli del Mediterraneo nella cultura, nella ricerca.
“Sabatino Moscati : Le vie del Sole e le ragioni di un premio”. Avremo una grande platea di archeologi e personalità del mondo della cultura. Sabato 14 Ottobre sarà un omaggio all’archeologia nello scenario meraviglioso del Museo Nazionale Etrusco a Villa Giulia, a Roma. Archeoclub D’Italia ha istituito il Premio Internazionale dedicato a Sabatino Moscati, figura importante nel panorama culturale italiano ed internazionale. Moscati era esperto della cultura punica e fenice ed è stato un divulgatore della nuova conoscenza. Ad esempio scoperse la città punica di Monte Sirai, in Sardegna, una serie di fortezze dell’epoca punica in Tunisia, in Sicilia ed in altre regioni del Mediterraneo. Sabatino Moscati è stato membro dell’Accademia dei Lincei e fondò il mensile Archeo, ma anche firma del Corriere della Sera. E’ stato uno dei maggiori studiosi del Mondo Antico – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – e tante sono state le sue imprese archeologiche come lo scavo dell’altura di Ramat Rahel che domina Gerusalemme. Non dimentichiamo che Sabatino Moscati condivise esperienze professionali importanti con l’archeologo israeliano Yohanan Aharoni. Da ricordare le indagini condotte alla scoperta delle fortificazioni di Cartagine, in Tunisia, con l’archeologo tunisino Mohamed Fantar ed ancora le ricerche archeologiche a Mozia, in Sicilia. Sabatino Moscati era consapevole, alla pari dell’archeologo Sebastiano Tusa che Mozia sarebbe potuta divenire un gioiello per l’archeologia mediterranea. Potremmo ancora citare il tempio di Sardus Pater nella valle di Antas, ancora in Sardegna, l’avvio dello scavo con l’archeologo Ferruccio Barreca, a Tharros, ancora in Sardegna ed esattamente in Sardegna. Si tratta del più importante centro della Sardegna fenicio – punica con le sue fortificazioni. Sabatino Moscati era docente universitario a La Sapienza ed era parte del CNR, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani e fu anche Presidente dell’Accademia dei Lincei dal 1994 al 1997, anno in cui morì. Tante le mostre e le pubblicazioni. Nel 1981 scrisse – La via del sole, testo nel quale Moscati illustra bene la sua vita. Archeoclub D’Italia, Sabato 14 Ottobre, nello scenario univo di Villa Giulia sede del Museo Nazionale Etrusco, darà vita al Premio Internazionale di Archeologia dedicato a Sabatino Moscati. E il tema prenderà spunto proprio dal testo scritto da Moscati nel 1981 : “ Sabatino Moscati : Le vie del Sole e le ragioni di un premio”. Avremo una grande platea di archeologi e personalità del mondo della cultura”.
Il Premio Internazionale – Sabatino Moscati – andrà all’archeologo Emmanuel Anati, di fama internazionale, oggi impegnato in Israele, a Daniele Malfitana, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, a Eva Degli Innocenti, Direttrice dei Musei Civici di Bologna, a Giuseppe Centomani, già Direttore del Centro Minorile della Campania.
“La Direzione Nazionale di Archeoclub D’Italia, d’intesa con il Comitato Scientifico, ha assegnato il Premio Internazionale – Sabatino Moscati 2023, al professore Emmanuel Anati. Siamo in presenza di un grande archeologo internazionale – ha affermato Rosario Santanastasio – che ha svolto campagne di scavo in Israele, in Spagna e in Francia, ma non solo. In base ai risultati dei suoi ritrovamenti nella penisola del Sinai, Anati ha avanzato l’ipotesi che il Monte Sinai biblico non sia da individuare nel Gebel Katherina ma in località Har Karkom. Siamo dinanzi ad una personalità dell’archeologia mondiale. Le ragioni per l’assegnazione del nostro premio alla sua persona risiedono nel corpo dei Suoi studi sulle civiltà e culture umane della preistoria, nei risultati delle Sue ricerche nel campo dell’arte rupestre, e nella Sua grande attività di divulgatore”.
Sarà presente una platea altamente qualificata. Premiati anche : Daniele Malfitana, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, Eva Degli Innocenti, Direttrice dei Musei Civici di Bologna, Giuseppe Centomani, già Direttore del Centro Minorile della Campania.
“Sono tutti grandi nomi, personalità che hanno dato un contributo fondamentale nella società e alla divulgazione della cultura. L’archeologo Daniele Malfitana è anche Presidente della Scuola Superiore di Eccellenza di Catania, nota nel campo dell’archeologia internazionale.
Le ragioni per l’assegnazione del nostro premio alla sua persona risiedono nel corpo dei suoi studi sulla cultura materiale del mondo romano – ha continuato Rosario Santanastasio – nella sua intensa attività di innovatore con una grande visione verso lo sviluppo di nuove forme di valorizzazione e divulgazione mediante l’uso delle più innovative tecnologie multimediali superando le contrapposizioni tra i campi umanistici e scientifici, nelle esperienze gestionali di direzione di portata nazionale in strutture complesse come il CNR ed il Ministero della Cultura. Elvira Deglki Innocenti, è Direttrice dei Musei Civici di Bologna. Le ragioni per l’assegnazione del nostro premio alla sua persona si fondano sulla sua capacità di aver reso l’archeologia protagonista di un percorso di rinascita, ricostruzione identitaria e internazionalizzazione di un territorio, attraverso un dialogo continuo con la tradizione, l’arte e l’innovazione tecnologica. Premiamo Giuseppe Centomani, già Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania.
Le ragioni per l’assegnazione del nostro premio alla sua persona si fondano sull’aver fattivamente collaborato alla salvaguardia dei beni ambientali in contesti di alto valore culturale attraverso l’innovativo e coinvolgente contributo dei ragazzi del Centro di Giustizia Minorile”.
E la stampa avrà l’opportunità non solo di intervistare i premiati, ma anche di visitare il Museo Nazionale Etrusco.
“Abbiamo scelto un luogo particolarmente significativo. Il Premio, dedicato al più grande archeologo italiano, Sabatino Moscati, si svolgerà in un luogo davvero particolare quale è il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. L’evento avrà inizio alle ore 9 e 30, a Villa Giulia, alle ore 12 si svolgerà la cerimonia di assegnazione del premio dinanzi a personalità di grande rilievo della cultura italiana ed in particolare dell’archeologia. Alle ore 12 e 30, nell’ambito di un briefing stampa, incontreremo i giornalisti per soffermarci su varie campagne archeologiche in corso in Italia. A seguire ed esattamente nel primo pomeriggio visiteremo il Museo Nazionale Archeologico Etrusco. Ci sarà la grande opportunità di immergersi nel tempo – ha concluso Santanastasio – nella storia e nella bellezza. Anche la stampa avrà questa opportunità di vedere il Sarcofago degli Sposi, risalente al periodo compreso tra il 530 – 520 a.C. o ancora la Testa di Leucotea del 340 – 330 a.c. e proseguendo potrei citare l’Apollo di Veio del 510 – 500 a.C. ed inoltre non bisogna dimenticare che Villa Giulia venne fatta edificare da Papa Giulio III tra il 1550 e il 1555 e dal 1889 è sede del Museo Nazionale Etrusco, dove è possibile ammirare anche il Tempio di Alatri, una riproduzione a grandezza naturale di un tempio etrusco – italico. Abbiamo, dunque scelto il Museo Nazionale Etrusco per la cerimonia di assegnazione del Premio Internazionale Sabatino Moscati”.
Per interviste:
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 2393585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.