Arriva a Napoli la motovela della legalità. Era imbarcazione con la quale gli scafisti trasportavano i migranti. La Guardia di Finanza l’ha sequestrata, in Sicilia. La Procura della Repubblica di Ragusa l’ha assegnata in custodia ad Archeoclub D’Italia.
Arriva MareNostrum Dike – dal greco antico – la Dea della Giustizia.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia ) : “Questa motovela l’abbiamo trasformata e chiamata MareNostrum Dike. MareNostrum dal nome della nostra struttura marina e Dike perchè era la Dea della Giustizia nella mitologia greca. Adesso questa imbarcazione avrà una nuova vita. Per la prima volta la vedremo in azione, in attività di Protezione Civile a tutela del patrimonio Ambientale. Domenica 15 Ottobre, MareNostrum Dike arriverà a Napoli. A bordo saliranno i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub con il nostro progetto Bust Busters. I ragazzi arriveranno a largo, nello specchio antistante Castel Dell’Ovo e si immergeranno, lanciandosi dalla motovela della legalità. Con l’ausilio di istruttori, saranno i ragazzi a raggiungere i fondali del Golfo di Napoli per contribuire alle operazioni di tutela del Patrimonio Ambientale, nell’ambito di azioni di Protezione Civile”.
A Napoli si uniranno due grandi storie – da una parte quella di criminali che trafficavano persone – dall’altra quella di ragazzi strappati alla criminalità e che ritrovano la luce, una nuova vita, attraverso l’impegno sociale.
La stampa potrà salire a bordo della Motovela della Legalità – MareNostrum Dike – con partenza alle ore 9 dalla banchina di Santa Lucia antistante il Circolo Savoia.
La stampa che vorrà salire a bordo, potrà fare richiesta di accredito a ufficio.stampa@archeoclubitalia.org, entro le ore 12 di Sabato 14 Ottobre.
Ci sarà l’opportunità di girare immagini, scattare foto, fare interviste, nello scenario del Golfo di Napoli.
“Domenica 15 Ottobre la motovela della legalità arriverà a Napoli. Vedremo per la prima volta in azione MareNostrum Dike. A bordo saliranno i ragazzi del Centro Minorile dell’Area Penale di Napoli. Marenostrum Dike, dal nome della Dea della Giustizia, nella mitologia greca, adesso avrà un’altra vita. Era la barca degli scafisti, dei criminali, ma sarà la barca della cultura della legalità. Era la barca con la quale venivano trasportati i migranti in situazioni disumane, adesso è la motovela della conoscenza. La Guardia di Finanza è riuscita a individuarla, in Sicilia. La Procura della Repubblica di Ragusa l’ha assegnata in custodia ad Archeoclub D’Italia. Dopo giorni di navigazione, MareNostrum Dike, arriva a Napoli per le prime azioni a tutela del patrimonio ambientale. Operazioni che vedranno protagonisti i ragazzi dell’Area Penale di Napoli. Domenica 15 Ottobre, a Napoli, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub, grazie al progetto Bust Busters, ideato e realizzato da Archeoclub D’Italia con il Centro di Giustizia Minorile della Campania, saranno a bordo della motovela per partecipare alle attività nazionali Protezione Civile. Ci saranno due grandi storie che si uniranno, perchè da una parte quell’imbarcazione che trasportava anche 100 migranti alla volta, ma dall’altra la luce, la speranza dei giovani dell’Area Prenale della Campania che danno inizio ad una nuova vita per loro, fatta di conoscenza e volontariato” . Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Domenica 15 Ottobre – ore 9 e 30 –arrivo a Napoli della motovela sequestrata agli scafisti in Sicilia. A bordo saliranno i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, divenuti sub con il progetto Bust Busters, per partecipare alla Campagna Nazionale di Protezione Civile.
Con i mezzi della Marina Militare, di MareNostrum, della Guardia Costiera, della Protezione Civile, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, parteciperanno alle simulazioni di Protezione Civile a mare con la MareNostrum Dike.
“Sarà la prima uscita di Marenostrum Dike. Con la motovela, sequestrata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, favoriremo la conoscenza. Con questa barca daremo la possibilità ai giovani, un tempo a rischio delinquenza, di conoscere una vita nuova, di conoscere il patrimonio ambientale e archeologico sottomarino ma anche naturalistico della nostra Italia. Su questa barca daremo vita ad attività aperte anche a quei bambini e ragazzi salvati in mare e strappati alla morte e alle mafie. Su questa motovela saliranno archeologi – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – per parlare ai ragazzi del patrimonio archeologico marino, solcheremo 7000 Km di coste sempre con i ragazzi e con le scuole. Su questa motovela saliranno anche magistrati per conferenze sulla legalità ed in particolare sulle figure di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.
Su questa barca terremo molteplici attività culturali con le scuole italiane. Daremo loro l’opportunità di conoscere i luoghi dell’Antichità. Dall’Egeo verso la Magna Grecia, dalla Tunisia (Cartagine) verso Roma, coinvolgendo le città di mare e le antiche repubbliche marinare. Verso le rotte di Marsiglia, Barcellona, Corinto e Creta, fino a Itaca. Solcando lo Jonio, il Tirreno, il Mediterraneo. Le rotte di Platone, di Pitagora, Timoleonte, Maniace, Catone, delle colonie Greche, degli artisti del Rinascimento come i Laurana e i Gagini – ha concluso Santanastasio – seguendo la rete del grano e delle spezie. Un palinsesto di percorsi che determinano approdi, in cui si parlerà di archeologia, storia, enogastronomia, di cultura Mediterranea e di ambiente. Ogni anno un tema diverso aperto a tutti”.
Per interviste:
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 2393585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.